"Ancora nessuna notizia | sulla morte di Giulia" - Live Sicilia

“Ancora nessuna notizia | sulla morte di Giulia”

Il ministro degli Esteri, Emma Bonino

Pubblichiamo la lettera dei genitori di Giulia Foresta, morta durante una vacanza in Croazia ai primi di agosto, inviata al ministro degli Esteri Emma Bonino.

La lettera
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2 min di lettura

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dai genitori di Giualia Foresta, morta ai primi di agosto in Croazia durante una vacanza, al ministro degli Esteri Emma Bonino.

Sono Teresa Vaiarelli, la sventurata mamma della giovane studentessa palermitana appena ventiduenne, Giulia Foresta, che ha tragicamente perso la vita in terra croata il 1° agosto di quest’anno durante quella che doveva essere una giocosa attività ricreativa di “parasailing”, allestita in spiaggia. Mi preme, peraltro, precisarle che non si trattava di uno “sport estremo” come certa stampa insulsa lo ha definito ma di una attività paragonabile ad un giro in giostra che si trasforma in un evento fatale perché qualcosa non ha funzionato… l’imbracatura cede, si spezza, non protegge…le opportune attività preliminari non sono state probabilmente espletate in modo adeguato ed una giovane vita si interrompe, si spezza, si cancella e ci si interroga….

Non intendo con questa lettera rappresentarle lo strazio di una madre, di un padre che devono affrontare un dolore tutto privato, un evento che dilania, lacera dentro, toglie il respiro vitale e la speranza; temo che per questo non vi siano, in nessuna lingua del mondo, parole adeguate ed oppportune a rappresentare la condizione contro natura di genitori che sopravvivono al proprio figlio. Con la presente intendo rappresentarle e consegnarle , questo si, lo strazio civico, di due genitori-cittadini che perdono un figlio in terra straniera, in circostanze poco chiare, tutte da accertare, e che seppur, in fase iniziale, abbiano ricevuto l’adeguato sostegno umano dal Consolato Italiano e dall’Ambasciata, si ritrovano oggi ad 1 mese dal tragico evento a non ricevere dalle Autorità Competenti, alcuna informativa sulla vicenda che ha sconvolto in modo permanente ed irreversibile l’esistenza di una “sana”, “solida” e “bella” famiglia italiana.

Nei primi giorni il Consolato di Spalato ci ha informalmente comunicato che i gestori dell’attività nella spiaggia croata erano in stato di fermo e non avessero alcuna “autorizzazione” all’esercizio di tale attività. Ad oggi nulla sappiamo sulla identità dei presunti responsabili, se siano ancora in condizioni restrittive della libertà personale, quali siano gli esiti delle prime attività investigative sulla ricostruzione dell’accaduto, sull’apertura del procedimento penale, nonostante le ripetute richieste inoltrate tramite il nostro legale presso gli uffici dell’ambasciata di Zagabria. Noi, genitori sopravvissuti potremo avere il conforto, il sostegno legale, istituzionale dello Stato che dovrebbe ossessivamente voler sapere perché una sua cittadina muore in vacanza, appena ventiduenne, in un paese straniero? Non vogliamo credere che l’intervento dello Stato si riduca e si esaurisca nell’allestire le procedure per il rientro della salma.

Mi appello alla sua sensibilità di “Donna nelle Istituzioni”, nella speranza che lo “Stato” espressione esponenziale delle famiglie, si materializzi e non rimanga una semplice, vuota, insulsa, astratta definizione da testo di diritto costituzionale che mia figlia Giulia amava tanto studiare.

 

 

Con anticipata riconoscenza per il suo atteso, tempestivo, autorevole intervento
I genitori di Giulia Angelo Foresta e Teresa Vaiarelli


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