"Bernava faccia i nomi" | La replica: "Di cosa parla?" - Live Sicilia

“Bernava faccia i nomi” | La replica: “Di cosa parla?”

Il segretario generale della Cisl Sicilia aveva detto a Livesicilia: "Sono tantissimi gli enti in una condizione simile allo Ial". L'assessore: "Per una volta sarebbe bello che le denunce partissero anche dal suo sindacato''. La risposta: "Nella quasi totalità degli enti si registrano ritardi notevolissimi nell’erogazione degli stipendi. Noi difendiamo i lavoratori, null’altro”.

Polemica tra l'assessore e il leader Cisl
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PALERMO – “Il segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava, ha affermato che prima di intervenire sullo Ial Sicilia avremmo dovuto attenzionare altri soggetti poco virtuosi. Lo invito a fornire i nomi di questi enti che secondo lui presentano irregolarità maggiori, li renda noti al governo regionale o addirittura alla Procura”. Lo dice Nelli Scilabra, assessore regionale alla Formazione. ”Sarebbe molto d’aiuto alle operazioni di verifica che stiamo operando nel settore – aggiunge – e che la prossima settimana continueremo con la Guardia di finanza. Per una volta sarebbe bello che le denunce partissero anche dal suo sindacato”.

Ma la replica del segretario generale della Cisl arriva a stretto giro di posta: “Non so – ha detto – di cosa parli l’assessore Scilabra. La Cisl difende i lavoratori, non gli enti. E di fronte ad atti di illegalità, non ha mai avuto difficoltà a promuovere denunce agli organi competenti. Scilabra tenga un contegno consono al suo ruolo istituzionale”, afferma il segretario. “Non alzi i toni, non mistifichi”. Perché in Sicilia, semmai, il problema è la “mancata capacità di governo delle tante emergenze economiche e sociali per far fronte alle quali non bastano denunce”. All’assessore, Bernava torna a chiedere di “assumere con responsabilità scelte di riforma del settore” e di fare piazza pulita di “quegli atti che hanno determinato condizioni insostenibili per i lavoratori”. “Non ho mai dichiarato – afferma – che prima di revocare l’accreditamento allo Ial bisognava intervenire su altri enti poco virtuosi. Attribuirmi questo, è una provocazione”. A qualche cronista che ha posto delle specifiche domande, precisa il segretario, “la mia risposta è stata che revocare l’accreditamento è una decisione che legittimamente compete al governo, ma che la revoca per mancato pagamento degli stipendi avrebbe dovuto coinvolgere il 90% degli enti perché è nella quasi totalità degli enti che si registrano ritardi notevolissimi nell’erogazione degli stipendi”. Per il resto, ripete Bernava, “noi difendiamo lavoratori. E null’altro”.


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