Sorrentino alza la voce: | "Basta attaccare i portieri" - Live Sicilia

Sorrentino alza la voce: | “Basta attaccare i portieri”

Il portiere rosanero: "Per il ruolo che faccio, quando si prende gol si cerca il pelo nell'uovo. La critica costruttiva va benissimo. E' facile parlare solo dei gol presi, ma credo di aver fatto anche parate importanti".

Lo sfogo del numero 1 del Palermo
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PALERMO – Stefano Sorrentino non ci sta e in conferenza stampa grida tutta la sua rabbia per tutto quello che è successo durante il calciomercato. Il portiere rosanero vuole precisare alcuni aspetti che lo hanno infastidito: “E’ un bene per tutti che sia finito il mercato. E’ stato più un problema vostro che mio, o di chi leggeva forse – chiarisce Sorrentino -. Se devo dire tutto quello che penso rischio di saltare l’allenamento di oggi. Sono sempre stato concentrato, forse ho saltato un solo allenamento a St. Lambrecht per un problema al polpaccio prima dell’amichevole. Lì ho letto ‘Sorrentino vicino all’ennesima squadra’ e ho giocato per non dare adito a quanto veniva scritto. Continue voci di mercato? Non mi hanno infastidito, mi hanno fatto incazzare. Avevo chiesto l’8 di luglio di potermi riavvicinare a casa se c’era la possibilità, ma queste sono cose private e la gente deve giudicarmi per quel che vede in campo. Ho parlato solo una volta con Gattuso e Perinetti in maniera molto serena. Tante volte abbiamo riso sopra a certe cose, c’è un sito che fa gossip invece di fare calcio. Hanno scritto che avevo firmato con la Sampdoria, poi con la Fiorentina. O si è fermata la macchina, o era una bufala. Addirittura scrivevano che ero pronto per imbarcarmi…”.

A Sorrentino non è andata giù qualche critica di troppo: “Quando i risultati non vengono siamo sotto esame. Per il ruolo che faccio, quando si prende gol si cerca il pelo nell’uovo. La critica costruttiva va benissimo, abbiamo preso troppi gol di testa, sono gol presi per disattenzioni. E’ un paradosso ma la serie B per mentalità è più difficile della serie A. In B non hai spazi, mentre in A c’è più qualità. Capisco la gente per i fischi, ma con l’Empoli abbiamo fatto 70 minuti in dieci. La squadra c’è, corre e crea, ma dobbiamo stare attenti. Dobbiamo registrare i meccanismi, sicuramente ci tireremo fuori”.

Dito puntato contro la stampa nazionale: “Per la stampa nazionale sono sempre insufficiente. E’ facile parlare solo dei gol, ma credo di aver fatto anche parate importanti. A 34 anni non posso stare dietro alle pagelle, ma questo fa capire cosa si è creato intorno a me. Avrei potuto fare di più in occasione del gol del Verona, ma il pallone quasi entrava in porta da solo. E’ stato un cross balordo. Col Modena era diverso, la palla andava verso fuori e avevo meno possibilità per prenderla. Ho letto di aver colpe anche sui gol dell’Empoli, allora sarà sempre colpa mia ad ogni gol”. Ancora su quel dialogo con Gattuso: “E’ uscita fuori una notizia di un colloquio, a Palermo, con Gattuso per chiedere la cessione. Io ero in Liguria con le mie figlie, per portarle a Palermo, e mi hanno chiamato per saperne di più. Se cercate Sorrentino su internet, ogni giorno spunta un colloquio o una voce di mercato. Non posso smentire tutti i giorni, il mio lavoro è allenarmi e giocare. Nessuno si è mai permesso di dirmi di andarmene. La piazza palermitana è il massimo che si possa chiedere. E’ da tre settimane che però non vado più su twitter, sono stato minacciato e mi è stato chiesto persino di non chiamare mia figlia Viola. Secondo me è un filone collegato a quanto detto prima. Poi se qualche giocatore va via e dice ciò che pensa viene criticato. Se mi aspettano fuori, cosa vogliono fare? Non so a che gioco hanno voluto giocare o se hanno voluto cavalcare l’onda del mercato. Più di un anno qui un portiere non dura, e non erano certo scarsi. Sirigu, Viviano, Rubinho, Tzorvas, io… Il problema è il portiere o altri? Abbiamo cambiato più portieri che allenatori…”.

Sull’impegno della squadra: “Una partita dura 90 minuti e bisogna dare un giudizio complessivo. Abbiamo fatto 70 minuti in dieci contro una squadra che lotta per vincere il campionato. Siamo stati puniti su una palla inattiva, non ne avevamo più e andavamo avanti di inerzia. Capisco i fischi, cambia la categoria e abbiamo gli stessi risultati, ma abbiamo dovuto rischiare. Sull’impegno nessuno può rimproverarci. Se perdevamo 5-1 allora sì, altro che fischi. Da parte mia, chi mi conosce sa che le sfide e gli stimoli mi piacciono, per dimostrare agli altri che si sbagliano. Se la critica deve creare confusione, credo che ne abbiamo avute già abbastanza. Sappiamo di dover fare tanti punti, sappiamo che Padova o Modena sono importanti e fare punti lo è. Chi era convinto che avremmo vinto a novembre perché ci chiamiamo Palermo si sbagliava, non dimentichiamo cosa ha rischiato il Sassuolo lo scorso anno”. Infine su Gattuso: “La squadra è unita. Siamo molto attaccati all’allenatore e allo staff tecnico. Rino mi ha stupito, forse questo è il miglior staff che abbia mai avuto, ma visto che ci sono strane voci penso che bisogna darci tempo per lavorare in serenità. Domenica sarà la terza partita di campionato, chi ci segue sa quanto ci impegniamo e quanto seguiamo l’allenatore. Sono convinto che da Padova sicuramente ci toglieremo delle soddisfazioni, magari passando una settimana tranquilla”.


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