Rivolta contro il sindaco - Live Sicilia

Rivolta contro il sindaco

Il sindaco di Trapani, Vito Damiano

Il fronte anti-Damiano è ampio e si è rafforzato dopo le polemiche sull'ampliamento della zona a traffico limitato nel centro storico e dopo la decisione di fermare la musica dopo l'una di notte nei locali della città vecchia.

TRAPANI– Tutti contro il sindaco Damiano, ma in ordine sparso. L’associazione “Trapani Cambia” ha lanciato una petizione su Facebook, dal titolo inconfutabile: “Vattinni”. La richiesta di dimissioni non si ferma al primo cittadino, ma riguarda anche il consiglio comunale. Un “tutti a casa” che non salva nessuno. L’associazione è sinistrorsa ed è così emerso più di un mal di pancia dalle parti del Pd. Non a caso. Una delle anime di “Trapani Cambia” è Sabrina Rocca, che i democratici hanno candidato a sindaco della città nelle Comunali del 2012.

Ed il Pd non è stato a guardare. Il suo capogruppo Enzo Abbruscato è stato chiaro in Consiglio: “Appena la legge lo consente presenteremo la mozione di sfiducia. Bisogna fare chiarezza sull’amministrazione Damiano. Basta con i tatticismi. Chi sta con lui deve uscire allo scoperto. Noi puntiamo ad un’alternativa”. E la mozione potrà essere presentata a maggio – giugno. E’ lo stesso periodo che ha indicato l’ex sindaco Mimmo Fazio. E’ stato uno dei sostenitori più convinti dell’elezione di Damiano, poi si è ricreduto. E a chi gli contesta che vuole le elezioni anticipate per ricandidarsi risponde: “Tornando a fare il sindaco ho tutto da perdere. Se oggi dico che l’attuale primo cittadino deve andare a casa è perché in poco meno di un anno ha prodotto notevoli danni, sotto gli occhi di tutti, tradendo, all’indomani delle elezioni, il programma elettorale presentato ai cittadini e sul quale mi ero speso in prima persona, credendo fortemente sulla necessità della continuità di un percorso che consentisse ulteriori passi avanti nel piano di sviluppo e rinascita di Trapani”.

La candidatura di Damiano uscì dal “cilindro” del Pdl ed in particolare dalla sintesi tra il senatore Antonio D’Alì e Fazio. Il parlamentare è rimasto al fianco del sindaco. Fazio, con il suo movimento Uniti per il Futuro, è passato all’opposizione ed ha deciso di rimanere in consiglio comunale anche dopo la sua elezione all’Assemblea regionale siciliana. L’ha fatto per marcarlo stretto, ma anche perché ha deciso di ricandidarsi alla prima occasione utile. Il fronte anti-Damiano è ampio e si è rafforzato dopo le polemiche sull’ampliamento della zona a traffico limitato nel centro storico e dopo la decisione di fermare la musica dopo l’una di notte nei locali della città vecchia. Ma è anche un fronte composito, che non ha una regia unica. Il Pd ha sempre segnato le distanze da Fazio considerando l’attuale amministrazione in continuità con il suo operato. L’associazione “Trapani Cambia” dopo averlo attaccato per la sua posizione ritenuta personalistica ha poi, in qualche modo aperto, all’ex sindaco: “Lavoriamo nella convinzione che la sensibilità di chi nella città vive e per la città s’impegna non siano affatto distanti tra loro. In considerazione di ciò, mettiamo in campo le nostre idee, le nostre esperienze e le nostre professionalità”.


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