La Cgil: "Dal 2008 a Palermo | niente nuovi cantieri pubblici" - Live Sicilia

La Cgil: “Dal 2008 a Palermo | niente nuovi cantieri pubblici”

Il segretario della Fillea-Cgil di Palermo Mario Ridulfo

Il segretario della Fillea-Cgil di Palermo Mario Ridulfo: "I pochi lavori pubblici in corso sono il frutto di progettazioni in alcuni casi risalenti a 10-15 anni fa".

Crisi dell'edilizia
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PALERMO – “Dal 2008 a Palermo non è stato aperto alcun cantiere pubblico per compensare gli effetti della crisi del settore edile. I pochi lavori pubblici in corso sono il frutto di progettazioni in alcuni casi risalenti a 10-15 anni fa”. E’ il bilancio nero del settore dell’edilizia fatto dal segretario provinciale della Fillea-Cgil, Mario Ridulfo, all’assemblea promossa oggi dal “comitato per il lavoro edile” della Fillea di Palermo presso l’aula magna della scuola edile di via Borremans.

Duecento gli operai che hanno partecipato all’iniziativa, testimoniando il dramma della disoccupazione in edilizia, che sta spingendo un’intera categoria di lavoratori verso condizioni di indigenza. “Chiediamo alle istituzioni, alla Regione, ai Comuni e egli altri enti pubblici di aprire subito nuovi cantieri edili e al prefetto di Palermo un intervento straordinario di sostegno al reddito per tutti i disoccupati edili di Palermo e provincia, Il dato inaccettabile – denuncia Mario Ridulfo – è che dall’inizio della crisi, cioè dal 2008, nulla è stato fatto. Per molte imprese edili la crisi è diventata nuova occasione di arricchimento attraverso lo sfruttamento del bisogno degli operai, anche a danno delle tante imprese che con correttezza svolgono il proprio lavoro. Il lavoro nero, e forme di lavoro grigio, nei cantieri edili è diventata la regola. Questo è reso possibile per l’assenza degli organi preposti alla vigilanza e per le poche risorse destinate all’ispettorato provinciale del lavoro della Regione Siciliana e all’ispettorato lavoro dell’Inps”.

Alla fine dell’assemblea è stato stabilito un calendario di iniziative di lotta che prevedono presidi sotto la Prefettura, assemblee dei comitati per il lavoro edile, manifestazioni presso la Presidenza della Regione siciliana e dell’Ars e cortei a dimensione provinciale.


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