Ucciso per aver sottratto |i ragazzini ai clan - Live Sicilia

Ucciso per aver sottratto |i ragazzini ai clan

Pubblichiamo la biografia di don Pino Puglisi tratta da "La mafia dalla A alla Z", la "piccola enciclopedia di Cosa nostra" edita dalla Novantacento. Il volume può essere richiesto tramite questa pagina

PALERMO – Nato a Palermo nel 1937, ucciso dalla mafia davanti al portone di casa il 15 settembre 1993, giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno. Sei anni dopo, il cardinale di Palermo, Salvatore De Giorgi, apre la causa di beatificazione. Don Puglisi viene ucciso a circa tre anni di distanza dalla nomina a parroco della chiesa di San Gaetano, nel quartiere Brancaccio, controllato dalla famiglia Graviano, legata al boss corleonese Leoluca Bagarella. Nel giugno del 1997 finisce in carcere un giovane, Salvatore Grigoli, accusato di diversi omicidi, tra i quali quello di don Pino Puglisi. Poco tempo dopo l’arresto, Grigoli decide di collaborare con la giustizia e fa una serie di nomi, tra i quali quello di Gaspare Spatuzza, che la sera dell’omicidio del sacerdote era con lui. Come mandanti dell’assassinio vengono condannati all’ergastolo i fratelli Filippo e Giuseppe Graviano. Dopo poco tempo, Gaspare Spatuzza decide di collaborare con la giustizia. Le sue rivelazioni sono eclatanti, sino al punto di convincere i magistrati della Procura di Caltanissetta a una revisione del processo sulla strage palermitana di via D’Amelio, dove, nel luglio del 1992, morirono dilaniati da un’autobomba il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. Don Pino Puglisi avrebbe pagato il suo tentativo di recuperare i giovani del quartiere Brancaccio sottraendoli, in questo modo, al destino già segnato di finire alla corte dei Graviano.

(La biografia è tratta da “La mafia dalla A alla Z”, la “piccola enciclopedia di Cosa nostra” edita dalla Novantacento. Il volume, realizzato da Angelo Vecchio, può essere richiesto tramite questa pagina)

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