La Statua sfregiata - Live Sicilia

La Statua sfregiata

La Statua di Piazza Vittorio Veneto, progettata da Ernesto Basile, meta di vandali che imbrattano il monumento con spray e scritte colorate. L'assessore Bazzi: "Presto un intervento di pulizia, stiamo studiando anche un progetto di video sorveglianza per tutelare i siti storici come questo".

La campagna sul decoro urbano
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PALERMO – Un gioiello architettonico imponente, progettato da Ernesto Basile all’inizio di quella che Goethe definì “una delle più belle passeggiate del mondo”, viale della Libertà. La Statua, in piazza Vittorio Veneto, costruita nel 1910 per celebrare il cinquantenario della liberazione di Palermo e dell’annessione della Sicilia all’Italia, è diventato uno dei simboli del degrado urbano nel capoluogo. Un tesoro sfregiato da scritte colorate che stonano con il valore del monumento invaso da sporcizia e preda dell’incuria.

Quello che ha rappresentato un vanto per i palermitani di mezza età negli ultimi tempi è stato abbandonato a se stesso, e oggi si presenta come un luogo circondato da bottiglie vuote, bicchieri, cartacce e cicche di sigaretta. Il decoro urbano qui, alle porte del salotto di Palermo, è inesistente. “Una vergogna”, lamentano i passanti e i turisti di passaggio in una calda mattinata di settembre. “Questa statua dovrebbe essere uno dei nostri fiori all’occhiello, il nostro orgoglio – dice Giulia Di Vigni -. Purtroppo i vandali la stanno riducendo a una latrina, non c’è rispetto neanche per le nostre opere”. E ancora c’è chi incalza in tono ironico: “Forse l’amministrazione comunale la reputa invisibile, nonostante le proporzioni – prosegue Mario, un commerciante della zona di piazza Vittorio Veneto -. Ormai non spero nemmeno più in un intervento per migliorare la situazione. Le condizioni in cui è ridotta la Statua è la dimostrazione che questa città è senza speranza. E se le autorità competenti dimostrano una certa indifferenza per la manutenzione e le condizioni di questo monumento, non è da meno lo sconforto per la presenza di vandali e incivili che lo riducono così…”.

La responsabilità è duplice. Se da un lato la Statua è stata trascurata dall’amministrazione comunale, è anche vero che la maggiore colpa è di chi materialmente, utilizzando la piazza come luogo di bivacco, ha ridotto l’intero sito a simbolo di inciviltà. Ai danni causati dal tempo, infatti, si sono aggiunti (come si può notare dalle foto) numerosi disegni e graffiti che ne deturpano il retro, antistante via Croce Rossa, e il relativo colonnato.

È al vaglio del Comune intanto un progetto di intervento che prevede la pulizia e il ripristino di una serie di monumenti cittadini imbrattati e lacerati dal tempo. Qualche giorno fa il Comune ha provveduto a ripulire per l’ennesima volta il Palchetto della Musica di piazza Castelnuovo, altri interventi saranno programmati nelle prossime settimane. Il Comune sta lavorando anche alla creazione di una squadra di controllo ad hoc per verificare le irregolarità commesse ai danni di beni monumentali cittadini: “Stiamo lavorando a una vasta operazione volta a ripristinare diverse opere pubbliche in linea con la campagna sul decoro urbano – assicura Agata Bazzi, assessore comunale al Centro Storico -. Interverremo con molta decisione e, se necessario, emaneremo delle ordinanze per perseguire giuridicamente i responsabili degli illeciti contro il decoro cittadino. Inoltre, come nel caso del Tempietto della Musica, stiamo studiando un progetto di video sorveglianza sulle opere pubbliche e sui siti storici per scoraggiare e individuare gli eventuali responsabili di atti di vandalismo”.


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