Crocetta in Procura a Palermo| "Rubati" otto milioni di euro - Live Sicilia

Crocetta in Procura a Palermo| “Rubati” otto milioni di euro

Rosario Crocetta in Procura. Si intravede l'assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, dietro al capo della sua segreteria particolare Alessandro Balsamo (foto Lo Verso)

Con lui anche il segretario generale di Palazzo d'Orleans, Patrizia Monterosso, e l'assessore Nelli Scilabra. Al centro dell'incontro con l'aggiunto Agueci la vicenda di alcuni enti di formazione che avrebbero dichiarato spese in realtà mai sostenute.

Formazione professionale
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PALERMO – Rosario Crocetta in Procura per denunciare un altro episodio di malaffare nella Formazione professionale.

Il governatore si è presentato negli uffici al secondo piano del Palazzo di Giustizia di Palermo insieme con il segretario generale della Regione, Patrizia Monterosso, l’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, e con Lucio Guarino, capo della segreteria tecnica della Scilabra. I tre sono stati a colloquio prima con l’aggiunto Leonardo Agueci, che coordina le indagini sui reati contro la Pubblica amministrazione, e poi con il procuratore Francesco Messineo. Al centro dell’incontro la denuncia annunciata a Catania dal presidente della Regione, riguardante alcuni enti di formazione: Ial, Aram, Cefop, Ecap ed Enfap.

Crocetta sostiene di avere le prova che avrebbero “rubato” otto milioni di euro. La scoperta è avvenuta in fase di  rendicontazione. Gli enti, secondo quanto raccontato ai magistrati, avrebbero dichiarato di avere sostenuto spese in realtà “mai effettuate”. Gli enti, dal canto loro, sono certi di avere tutto in regola. Nessuna ruberia, insomma. Gli ammanchi presunti riguarderebbero costi per il personale e non solo. All’uscita dal faccia a faccia con Agueci, Crocetta ha dribblato le domande sui nomi degli enti finiti nel mirino della sua denuncia, trincerandosi dietro segreto istruttorio.

La questione centrale riguarda il doppio pagamento delle spese per i lavoratori. Nel 2012, quando il piano sulla formazione faticò a partire, alcuni enti si trovarono in difficoltà. E così chiesero e ottennero l’attivazione della Cassa integrazione per i dipendenti. Solo che nel frattempo, secondo quanto denunciato Crocetta, avrebbero continuato a ricevere dalla Regione i finanziamenti per pagare il personale. E adesso i controlli si estenderanno a tutti gli enti che nel 2012, in occasione dell’Avviso 20, hanno beneficiato della cassa integrazione per i dipendenti.


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