Etnall, operai senza lavoro | Appello a Prefetto e Tribunale - Live Sicilia

Etnall, operai senza lavoro | Appello a Prefetto e Tribunale

L'azienda di Piano Tavola dallo scorso febbraio è in stato di crisi. A patirne le conseguenze sono i circa 150 lavoratori lasciati senza alcuna certezza. (Nella foto, i dipendenti della ditta)

I lavoratori della Etnall

I lavoratori della Etnall

PIANO TAVOLA (Belpasso). Una crisi aziendale cominciata lo scorso mese di febbraio. Da quella data, stop alla produzione degli infissi in alluminio e successiva messa in cassa integrazione straordinaria dei circa 150 operai che lavorano alla Etnall. Azienda che opera a Piano Tavola. “L’azienda si è impegnata nell’accordo sindacale che ha portato alla cassa integrazione straordinaria (Cgis), sottoscritto oltre che dalla Fim anche dalla Uilm, ad anticipare le spettanze ai lavoratori. Successivamente, forse con l’aggravarsi della crisi o per motivi a noi sconosciuti, ha chiesto al Tribunale di Catania l’ammissione ad un concordato preventivo”, spiegano Antonino Condorelli, della segreteria Fim Cisl Catania, e Saro Pappalardo, segretario territoriale Cisl Catania. Un concordato che ha, di fatto, portato al il Commissario nominato dal giudice a bloccare il pagamento degli stipendi dei lavoratori rimasti da oltre due mesi senza retribuzione ed automaticamente senza lavoro. Condorelli e Pappalardo lanciano un appello “da un lato al Tribunale di Catania, affinché ci siamo tempi quanto più rapidi possibili per mettere in sicurezza le retribuzioni dei lavoratori; dall’altro, alla proprietà per avviare un confronto sindacale serio con i suoi consulenti, per far ripartire prima possibile la produzione e garantire le necessarie prospettive occupazionali”.

E l’appello va anche al Prefetto: “Siamo molto preoccupati – concludono – perché il grado di disperazione dei lavoratori e delle loro famiglie ha già raggiunto livelli altissimi e quindi invitiamo le Istituzioni a cominciare dal Tribunale e dalla Prefettura di Catania, alla quale abbiamo già inviato una nota in cui specifichiamo i contenuti della vertenza e le nostre forti preoccupazioni, ad interagire con la proprietà dell’azienda a tutela della legalità, degli stipendi dei lavoratori e dell’occupazione”.


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