Nesima, il "blitz" per i cani randagi| Sindacati divisi sul Questore - Live Sicilia

Nesima, il “blitz” per i cani randagi| Sindacati divisi sul Questore

Il segretario provinciale del sindacato di Polizia interviene nella polemica scatenata dall'Ugl e dal Coisp che correla l'allontanamento di alcuni cani randagi all'interno del Commissariato al provvedimento di allontanamento nei confronti del dirigente. Per il Siap i due episodi non sono legati tra loro. L'Ugl: " Siamo certi della nostra battaglia"

la polemica sul Commissariato
di
3 min di lettura

CATANIA – “Il nostro sacrificio quotidiano è stato ridicolizzato e spettacolarizzato da questo episodio di cui pochi conoscono la verità”. Non usa mezzi termini Tommaso Vendemmia, segretario del Siap, sindacato di Polizia, in relazione alla polemica innescata dall’operazione del Questore Salvatore Longo che, la scorsa settimana avrebbe impiegato numerosi uomini per sgomberare il commissariato di Nesima dalla presenza di alcuni randagi.

A denunciare il fatto, con una nota che Vendemmia definisce “un messaggio frettoloso e sbagliato che poco a che vedere con la tutela sindacale del poliziotto”, l’Ugl Polizia e il Coisp (Leggi qui) che parlano di “blitz nel commissariato in cui sono stati impegnati agenti della “squadra sopralluoghi del locale gabinetto regionale della polizia scientifica, personale della Digos, della squadra mobile e della zona telecomunicazioni” per liberare l’area del commissariato dai cani. Non solo, sempre secondo i sindacati, il Questore avrebbe rimosso con effetto immediato il dirigente del commissariato di Nesima proprio perché, sempre a detta del sindacato, “colpevole di aver rappresentato una realtà difforme da quella da lui personalmente constatata; il dirigente rimosso, invece, aveva ben rappresentato per iscritto della presenza di cani nell’adiacente piazza Calì, regolarmente microcippati e sterilizzati, evidenziando che due di essi di piccola taglia sono soliti entrare attraverso le sbarre del cancello del commissariato”. Un episodio per cui il sindacato ha addirittura scritto una lettera aperta ai cittadini catanesi, cui chiede di segnalare le mancanze della Polizia. (Leggi l’ultimo intervento dell’Ugl)

“Quanto disposto dal Questore non ha niente a che vedere con la presenza dei cani – spiega Vendemmia a LivesiciliaCatania. La Polizia di Stato ha un’alta considerazione degli animali – aggiunge – e non c’è stato alcun spiegamento di forze, ma solo i tecnici necessari”. Secondo il segretario del Siap non solo l’operazione di allontanamento dei randagi sarebbe stata logica – “Non credo che ospitare animali all’interno di uffici pubblici sia la soluzione e, da alcune dichiarazioni raccolte nei vari commenti web, sembrerebbe che il commissariato sia apparso quale struttura funzionale per l’accoglienza di animali abbandonati”, continua – ma anche compiuta adoperando i tecnici necessari, ma l’allontanamento del dirigente avrebbe avuto altre motivazioni che l’aver sfamato qualche animale, ma si tratterebbe di disposizioni interne.

“L’operazione riguarda accertamenti interni che il Questore ha dovuto compiere – evidenzia Vendemmia. Una procedura normale di accertamento amministrativo– aggiunge: un dirigente responsabile e trasparente, per accertare fatti inerenti il buon andamento di un ufficio di Pubblica Sicurezza, utilizza strumenti ispettivi adeguandoli al caso. Ma il segretario del Siap, dove aver messo i puntini sulle i, smorza i toni, suggerendo una soluzione alla questione dei cani randagi“ che – prosegue – non riguarda solo Nesima. I poliziotti, come ogni cittadino – evidenzia ancora – hanno il dovere di accogliere gli animali in difficoltà, ma soprattutto, di ricoverarli in strutture idonee senza creare le condizioni che la distribuzione di cibo potrebbe comportare, cioè attirare più animali e di diversa natura. Un commissariato che riceve decine di persone deve aver cura e il rispetto di tutti. Abbiamo la fortuna di avere a Catania un’area vastissima come il boschetto della Playa – conclude – che, con la buona volontà e la collaborazione di tutti, avrebbe le condizioni ambientali idonee, per diventare luogo di accoglienza per tutti questi animali magari pronti per l’adozione e magari curati e vigilati dal Reparto Cinofili della Polizia di Stato”.

Ma l’Ugl e gli altri sindacati di Polizia sono certi della battaglia che stanno portando avanti: “Quello che abbaimo scritto – afferma Giuseppe Sottile, segretario provinciale dell’Ugl – è documentato con atti a firma del Questore. Siamo certi della nostra battaglia”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI