Gli Lsu scendono in piazza| Traffico del centro in tilt - Live Sicilia

Gli Lsu scendono in piazza| Traffico del centro in tilt

La protesta in via Ruggero Settimo (foto Emily Willis)

Circa 500 collaboratori scolastici ex lsu hanno popolato il centro città per chiedere, ancora una volta, stabilizzazione e certezze per il futuro professionale. Da piazza Croci il corteo si è diretto verso il Politeama per poi confluire in Prefettura. Traffico a rilento e automobilisti imbufaliti.

PALERMO – Nuove tensioni sul fronte scuola. I 519 collaboratori scolastici ex lsu sono scesi in piazza per chiedere, ancora una volta, stabilizzazione e certezza per il futuro. Da piazza Croci il corteo si è dilungato verso via Libertà, giungendo in piazza Castelnuovo e dirigendosi alla volta della Prefettura.

Una manifestazione infuocata che ha causato diversi problemi al traffico. E così gli automobilisti hanno dovuto fare i conti, sin dalle prime ore del mattino, con ritardi e blocchi a ridosso delle carreggiate principali. Registrate, infatti, lunghe code nei pressi dell’incrocio con via Ruggero Settimo. I lavoratori, da oltre sette mesi, non percepiscono lo stipendio.

“Non sappiamo come andare avanti – urla una donna a capo del corteo -. I frigoriferi piangono, non sappiamo cosa portare in tavola per sfamare i nostri bimbi. C’è gente che non ha potuto pagare le bollette ed è costretta a vivere tra le mura di casa senza luce e acqua”. I collaboratori scolastici, stanchi delle mancate risposte da parte delle istituzioni, hanno infine annunciato che continueranno la personale forma di protesta fino a quando non avranno risposte concrete.

“Il Comune ha già iniziato a far recapitare la Tares ma come facciamo a pagarla se non creiamo neppure una briciola di rifiuto viste le tasche sempre più magre e i frigo sempre più vuoti? – sentenzia Giovanni Battaglia -. Questa situazione va avanti da sette mesi. Siamo stremati e le nostre famiglie si trovano sull’orlo di un precipizio”.

A fargli eco è Maria Tripi che con parole accorate lamenta il grave disagio con cui è costretta a vivere giorno dopo giorno: “I miei figli al mattino non hanno neppure una tazza di latte per fare colazione, mentre il Governo rimane saldo sopra le poltrone rosse non preoccupandosi affatto di noi lasciandoci nella miseria più totale”.


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