Quella strada maledetta| Il conto sale a dieci vittime - Live Sicilia

Quella strada maledetta| Il conto sale a dieci vittime

Il numero delle vittime sullo scorrimento veloce Palermo Sciacca sale tristemente e con l'incidente della scorsa notte le persone che hanno perso la vista sulla statale diventano dieci.

gli incidenti sulla statale 624
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PALERMO – I tragici numeri di due anni raddopiano in soli nove mesi. Il numero delle vittime sullo scorrimento veloce Palermo Sciacca sale tristemente e con l’incidente della scorsa notte le persone che hanno perso la vista sulla statale diventano dieci.

Da gennaio ad oggi, infatti, l’elenco degli incidenti più gravi ha come scenario la 624: quello in cui sono morte madre e figlia, Caterina Fricano di 51 anni e Maria Trupia Mineo, di 78, è stato l’ennesimo violentissimo schianto. Uno scontro frontale che non ha lasciato scampo alla prima, morta sul colpo e che ha provocato ferite gravissime all’anziana, deceduta mentre i chirurghi del Civico stavano tentando di operarla. E, alla base dell’incidente ci sarebbe un colpo di sonno della conducente di una Nissan, anche lei ricoverata ma non in pericolo di vita.

L’ultimo incidente mortale sulla Palermo-Sciacca risale soltanto a fine luglio, quando ha perso la vita un motociclista di 37 anni, Salvatore Virga. L’impatto contro il guardrail si era rivelato violentissimo e per lui i soccorsi non hanno potuto fare nulla, come nel caso di un ventunenne palermitano che ha perso la vita il 28 maggio. A fine giugno è stato invece Alessandro Dell’Arno, 20 anni, a rimanere gravemente ferito. In un incidente rocambolesco la sua auto si è scontrata con un altro mezzo, ma poco prima era stata la volta di un giovane insegnante: Marco Simone D’Angelo, insegnante di 35 anni, era rimasto ucciso dopo aver perso il controllo della sua auto. Appassionato di energie rinnovabili, i suoi studenti lo stavano aspettando, quel giorno, per una lezione a Palermo.

Sangue sulla 624 soprattutto all’inizio dell’anno, quando tre terribili incidenti strapparono tre giovanissimi dalle braccia di chi li amavano. Antonino Alioto, pescatore di Porticello, aveva soltanto 19 anni quando precipitò in una scarpata all’altezza dello svincolo di Corleone. Era a bordo di un furgone in cui era stato caricato del pesce. Claudio Sutera aveva invece 21 anni, era un giovane parrucchiere palermitano, abitava nella zona di Borgo Vecchio. La vita si spezzò anche per Fiorella Villanova, 29enne di San Giuseppe Jato prossima al matrimonio. In un pomeriggio d’inverno la sua Ford Ka finì violentemente contro il guardarail, all’altezza del viadotto Oreto.


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