"Basta parole, subito i fatti | o sfiduceremo Crocetta" - Live Sicilia

“Basta parole, subito i fatti | o sfiduceremo Crocetta”

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle replica all'intervista di Crocetta: "Apprezza la nostra apertura? Non vogliamo più parole. Immobilismo totale mentre la Sicilia è in ginocchio". Oggi all'Ars la legge sull'Irsap: "Con questo clima può succedere di tutto"

Intervista a Giancarlo Cancelleri
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PALERMO – Per Giancarlo Cancelleri, capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, Rosario Crocetta ha poco da gongolare. A Livesicilia il governatore ha detto di considerare “un’apertura” la posizione dei grillini, che pur mettendo in agenda per il 5 ottobre la discussione su una mozione di sfiducia al governo, hanno detto di attendere da qui ad allora fatti concreti da Crocetta.

Il governatore ha apprezzato la vostra posizione…
“Lui non deve apprezzare. Non è più il momento delle chiacchiere, è l’ora di agire. Il 5 ottobre, data in cui discuteremo a Enna coi nostri iscritti, è alle porte”.

Agire per far cosa?
“Lui lo sa. Ne abbiamo parlato molte volte nei mesi scorsi. Ora però non vogliamo più incontri e parole. Se vuole, ci chiami per dirci: vi spiego cosa sto per fare. Fatti concreti, per fare ripartire l’economia siciliana in base agli indirizzi che abbiamo già illustrato al governo. E poi misure a sostegno di famiglie e disoccupati”.

Che idea vi siete fatti di questa crisi?
“Siamo al più totale immobilismo. Avevamo incalzato il presidente, con quel mio intervento in Aula nell’agosto scorso. Cosa è successo poi? Due mesi di teatrino sulle poltrone degli assessori. La risposta che ci aspettavamo non era questa. Ogni giorno che passa ci sentiamo sempre più complici di un impasse che sta mettendo in ginocchio la Sicilia”.

Il governo sta preparando una legge per lo sviluppo. Può essere questa la risposta alle vostre richieste?
“Ma dov’è questa legge? Fin qui solo parole”.

Eppure avevate trovato dei punti di convergenza col governo…
“Ma perché abbiamo fatto opposizione responsabile, propositiva. Ma anche sul microcredito, la nostra iniziativa, quel fondo in cui confluiscono i nostri stipendi, solo parole! Ci siamo confrontati con l’assessore, serve un regolamento, ma è tutto fermo da prima di agosto perché la giunta non lo mette mai all’ordine del giorno dei lavori. Qua si parla solo di proroghe dei precari e mai di sviluppo. Ma lo sa che hanno combinato sul credito d’imposta?”.

Cosa?
“Siamo l’unica regione in Italia, credo, che ha previsto che per accedere ci voleva la fideiussione bancaria. Ma chi la ottiene di questi tempi? È una vergogna. Stiamo ammazzando le imprese con la burocrazia”.

Questo Palazzo è peggio di quello che si era aspettato?
“Io mi aspettavo che il buon senso potesse pervadere le persone. La Sicilia deve puntare sul privato, sulle imprese, sullo sviluppo, non sull’ulteriore appesantimento del pubblico”.

Oggi pomeriggio all’Ars si discute la “sua” legge sull’Irsap. Cosa si aspetta?
“In una giornata come questa, con questo clima, può succedere di tutto. Abbiamo ripresentato gli emendamenti bocciati in commissione. Ho letto paroel di apprezzamento sulle nostre proposte da parte del presidente di Confcommercio Agen. Le norme che vogliamo introdurre sulle modalità di selezione degli amministratori intendono perseguire un modello di sviluppo che tenga conto anche della effettiva rappresentatività delle associazioni di categoria”.


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