Cassazione annulla con rinvio |l'arresto di Nicola Mancuso - Live Sicilia

Cassazione annulla con rinvio |l’arresto di Nicola Mancuso

Colpo di scena nel procedimento che vede indagato il 30enne Nicola Mancuso accusato di essere uno dei killer di Valentina Salamone. La Suprema Corte ha annullato con rinvio la decisione del Riesame che aveva confermato l'ordinanza di misura cautelare. Ora il Tribunale della Libertà dovrà rivalutare il ricorso dei difensori.

OMICIDIO SALAMONE
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CATANIA – La Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza del Riesame di Catania che aveva confermato la misura cautelare in carcere nei confronti di Nicola Mancuso indagato per l’omicidio di Valentina Salamone, la 19enne biancavillese trovata morta impiccata nel luglio del 2010 in una villetta nelle campagne di Adrano. Decisione quella della Suprema Corte che arriva dopo il ricorso presentato dai difensori del 30enne adranita, l’avvocato Rosario Pennisi e Salvo Burzillà.

Gli atti del ricorso torneranno, dunque, nel Palazzo di Giustizia di Piazza Verga. Il Tribunale della Libertà dovrà fissare una nuova udienza e valutare nuovamente il ricorso dei legali di Mancuso. L’indagato si trova in carcere con l’accusa di concorso in omicidio dallo scorso mese di marzo quando i carabinieri lo arrestarono in esecuzione di un’ordinanza del Gip su richiesta della Procura Generale di Catania.

“Si tratta di un risultato importantissimo – dichiara a LiveSiciliaCatania l’avvocato Rosario Pennisi –  che conferma ove ce ne fosse bisogno ancora di più l’estraneità di Nicola Mancuso in ordine all’omicidio di Valentina Salamone. Ed è ancora più significativo il fatto che la Corte di Cassazione – sottolinea il legale –  ha ritenuto non sussistere i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato addirittura senza poter esaminare le risultanze della perizia eseguita a seguito dell’incidente probatorio e quindi successiva al ricorso preso in esame; che ha smentito quanto dichiarato in precedenza dai Ris di Messina affermando che non è in alcun modo possibile ritenere che vi sia sangue appartenente a Mancuso sotto la scarpa della vittima. Ci attendiamo – conclude il difensore dell’indagato – l’immediata scarcerazione del nostro assistito perché riteniamo che non si possa ulteriormente giustificare il protrarsi della custodia cautelare in atto”.

L’incidente probatorio sulla perizia effettuata dai tre consulenti si è svolto martedì scorso, 24 settembre, davanti al Gip Francesca Cercone. Il Giudice aveva ascoltato la relazione dei tre periti e al termine dell’udienza si era riservata la decisione di ascoltare i periti della difesa e della parte civile.

Sereno l’avvocato Dario Pastore, legale della famiglia Salamone che commenta:  “Prendiamo atto della decisione”.

Un nuovo colpo di scena nel delitto di Valentina Salamone. Un caso prima archiviato per suicidio dalla Procura di Catania, poi riaperto con l’avocazione alla Procura generale e che con l’arresto a marzo di Nicola Mancuso sembrava aver trovato la svolta per poter scrivere la parola “giustizia”. Non resta che attendere la nuova decisione del Riesame di Catania.

 


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