PALERMO – Ancora nulla di fatto sulla Tares, almeno fino a ieri sera. Il consiglio comunale di Palermo non ha ancora esitato, infatti, il regolamento sul nuovo tributo impantanandosi, in serata, sulla possibile rateizzazione con un muro contro muro tra maggioranza e opposizioni.
Il consiglio ha comunque avuto il tempo di approvare alcuni emendamenti. Dopo quelli che prevedono esenzioni per le famiglie con minori in affido, per i teatri privati e per i commercianti che denunciano il racket, le agevolazioni più importanti che hanno visto la luce sono il rinvio del saldo dal 15 novembre al 15 dicembre e un sostegno alle famiglie disagiate, consistente nella riduzione del 25% per i nuclei con quattro o più figli a carico che vivono in abitazioni non più grandi di 100 metri quadrati e hanno un reddito non superiore ai 24 mila euro annui.
Significativo anche l’ordine del giorno, firmato in maniera bipartisan dai componenti della commissione Bilancio e dall’intero Movimento 139, che impegna l’amministrazione a mettere in piedi un piano strutturale di premialità fiscale per chi effettua il riciclo e il compostaggio che preveda anche la predisposizione di adeguati mezzi di controllo. L’ordine del giorno racchiude e al tempo stesso congela tutte le altre proposte di riduzione ed esenzione sulla raccolta differenziata: meccanismi del genere potranno partire soltanto dopo che la Rap sarà pienamente operativa. Va detto che nel complesso il numero delle agevolazioni che non dovrebbe incidere più di tanto sulla possibilità di finanziare la stessa Rap tramite i 122 milioni di euro che si stimava di ricavare dalla tassa: i mancati introiti non supereranno il 2% o addirittura l’1%.
Gli animi si sono surriscaldati sulla rateizzazione, sulla quale si sono spesi in modo particolare Pd e Forza Italia. Già l’assessore al Bilancio, Luciano Abbonato, in sede di discussione della delibera sui correttivi ai rilievi della Corte dei Conti si era mostrato fermamente contrario ad ogni ipotesi di dilazione, che creerebbe squilibri di bilancio e che i magistrati contabili hanno più volte censurato.
Il dibattito proseguirà oggi, quando Sala delle Lapidi dovrebbe esitare anche la delibera sulle tariffe.
Una cosa mi piacerebbe che fosse pubblicizzata dai novelli politici locali frutto della rivoluzione culturale e cioè che tutti i consiglieri comunali e giunta fossero in regola con tasse e tributi locali. Sarebbe osceno che discutessero delle tasse degli altri cittadini ignari delle loro leggerezze. Invito dunque a chiunque volesse fare sua questa rivendicazione che la legalità inizia proprio da chi gestisce le sorti della nostra città…..! Ci diano un esempio di buon governo
RIVOLTO A TUTTI di destra, di CENTRO e di sinistra….!
Speranzoso…..!
Appena sarà deliberato il presunto aumento del 40% della TARES, ci annoteremo nomi e cognomi degli onorevoli consiglieri… e aspetteremo con indifferenza le prossime elezioni… sperando che abbiano l’opportunità di trovare un lavoro che sono realmente in grado di svolgere.
Ci misureremo alle prossime elezioni con tutti quei consiglieri che con la Tares metteranno in ginocchio tutti quei palermitani che hanno votato Orlando il quale aveva solennemente promesso che le tasse locali non sarebbero aumentate.
Dove sono le agevolazioni per le giovani coppie? Qualcuno che si sta occupando della materia a sala delle lapidi dia risposte
Vogliono la dissoluzione, il disastro. E’ una corsa senza fine, continuano ad aumentare le spese e le tasse, su una china inarrestabile. Come se le risorse cui attingere fossero inesauribili. Fino alla fine. Solo il disastro compiuto di questo sistema potrà avviare un nuovo corso ed una rinascita. Questo insegna la storia. Ed anche Orlando passerà alla storia, con tutti i suoi precari che ha assunto.
Purtroppo il voto di opinione è diventato marginale nel peso elettorale.
voglio dire che si riesce ad esser eletti in base ad una serie di enti che fanno capo al consigliere di turno che danno benefits ai propri adepti, il voto di opinione, invece, è così mutevole e frammentato che incide poco
questo articolo conferma quanto ho scritto ieri (http://livesicilia.it/2013/09/26/bagarre-in-aula-per-la-tares-il-via-libera-forse-oggi_378479/ ) sulla necessità di attivare concretamente un servizio tecnologico e informatizzato di collezione comunale dei rifiuti differenziati, prima dell’applicazione del 30% di sconto sulla Tares ai cittadini che la effettuano (differenziata).
Per monitorare i cittadini che fanno la differenziata bisogna PRIMA avere gli strumenti tecnologici realizzati e funzionanti a livello gestionale.
Questi strumenti tecnologici costano, costa anche la gestione e manutenzione.
Il comune ha necessità di reperire le risorse finanziarie e solo dopo può avviare la progettazione e realizzazione delle strutture da dislocare omogeneamente sul territorio, ad es. almeno 8, una piattaforma per circoscrizione, così che si da a tutti la possibilità di conferire senza problemi di distanze.
Se verranno realizzate, Palermo avrà le tanto desiderate isole ecologiche, strutture ormai presenti in molte città. L’uso di una smart card a famiglia potrà permettere la raccolta di punti da trasformare in percentuale di sconto sulla Tares.
Se per il 2014 avremo tali strutture operanti, l’interessante emendamento proposto ieri da una consigliera diventerà una bella realtà.
Ricordiamoci i tempi necessari per:
1) trovare ingenti risorse finanziarie per realizzare le piatatforme di conferimento
2) progettarle
3) bandire la gara e gestire eventuali ricorsi
4) affidare le strutture a RAP per l’operatività con le mansioni e le procedure e la manutenzione (con relative risorse allocate per questo)
5) messa a regime del software di gestione per il monitoraggio del conferimento e integrarlo con i database attualmente in uso nel settore tributi (gestione Tarsu/Tares), non dimenticando l’assistenza tecnica per il corretto funzionamento del software gestionale (con relative risorse allocate per questo da destinare alla società che svolge questo servizio)
6) formazione del personale del settore tributiper l’uso del nuovo software gestionale, se si vogliono evitare migliaia di calcoli errati (e di conseguenza migliaia di cittadini in fila a piazza g.cesare per mesi).
X FINE 2014 ????
E, come dicono gli stessi consiglieri comunali bipartisan, tale “servizio potrà partire dopo che la RAP diventa operativa”.
Sono tutti bravi i politici in periodo di elezioni, agiscono tra la gente con umiltà, poi quando prendono potere si scordano pure del padre e della madre che li hanno generati, basta con l’ipocrisia, fanno solo propaganda. Alle prossime elezioni li manderemo tutti a casa con il voto che in tanti daremo al movimento 5 stelle
SULLA TARES NON SI FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE E L’AMMINISTRAZIONE VADA INCONTRO AI CITTADINI. La Tares è una tassa non facilmente digeribile, lo sappiamo tutti, specialmente in questo momento mentre ancora dobbiamo finire di pagare la Tarsu 2012. Ma, purtroppo, non possiamo sfuggirle. Almeno cerchiamo di non complicare la vita al cittadino, come è accaduto con il pagamento della prima rata, e non facciamo in Consiglio comunale un dibattito surreale sulle esenzioni. Esenzioni, alcune francamente eccentriche, che se approvate rischiano di appesantire la quota di chi non rientrerebbe in alcune di esse pur senza essere un riccone, anzi (alla fine dei conti la cifra da ricavare sempre quella dovrà essere). Se cominciamo con la pioggia di emendamenti su tutte le possibili ed immaginabili categorie da esentare andrà a finire che qualcuno si sentirà di proporre di non fare pagare la Tares, o farla pagare scontata, anche a chi aiuta le vecchiette ad attraversare la strada, perchè no? Bisogna avere senso di responsabilità quando si “entra” nelle tasche di famiglie ed imprese già abbastanza provate da una crisi devastante. L’Amministrazione deve evitare le code agli uffici comunali, fare pervenire a tutti il bollettino con istruzioni chiare e facilitare al massimo il pagamento del dovuto, che finalmente s’è convinta a quantificare abbandonando l’incredibile pretesa che fosse il contribuente a calcolarsi il saldo, attraverso gli strumenti che la tecnologia informatica mette a disposizione (compreso il comodissimo sportello bancomat che ormai consente di pagare i bollettini postali 896 senza così ricorrere al meno semplice modello F24). Il Consiglio comunale, per parte sua, se non potrà ottenere ulteriori rateizzazioni per non turbare gli equilibri di bilancio, approvi delle forme di esenzione legate ai livelli di povertà di questa città e, per dare un segnale culturale, a un modo nuovo di concepire il “rifiuto” come fonte di ricchezza attraverso la pratica rigorosa della raccolta differenziata. Punto.
Caro Pippo, mentro condivido la tua lodevole esortazione, nel facilitare il cittadino nel pagamento di quanto stabilito, penso che si debba affrontare, al più presto e con serietà il tema del costo della Tares(oggi) e della probabile Service tax(forse in vigore dal prossimo anno).La Tares non è una tassa, bensi un corrispettivo per il servizio di igiene ambientale, dovuto ad un’azienda a ciò preposta.Questo significa che, se per paradosso, non si producessero rifiuti, questo corrispettivo non sarebbe dovuto.Da questo ne discende che, chi inquina di più, deve pagare di più.Se non facciamo questo salto culturale, nel distinguere fra assistenza e produttività, qualsiasi tentativo di attivare servizi efficienti ed a basso costo, con notevole beneficio della cittadinanza, resterà una mera chimera!.Oggi assistiamo ad una vessazione continua della cittadinanza, chiamata a sostenere oneri impropi ed insopportabili, per servizi scadenti e per aziende inefficienti e decotte(penso anche all’AMAT) per le scriteriate gestioni del passato. Quindi, non si deve parlare, in nessun caso di esenzioni o riduzioni, ma tutti, dobbiamo pagare per la quantità non riciclabile che produciamo!. Se è vero questo, l’Amministrazione impianti, immediatamente, delle compostiere “vigilate” nelle ville e nei parchi per l’umido, faccia le convenzioni con le piattaforme per il ritiro dei materiali riciclabili. La cittadinanza avrà una seria motivazione(pagando poco), per far crescere la qualità ambientale della nostra città. Ripeto, tutti dovranno pagare in base alla quantità dei rifiuti prodotti; le famiglie numerose e con poco reddito, vanno sostenute con misure messe in campo dall’ assesorato delle attività sociali, finanziate con la fiscalità generale. Un caro saluto.
Condivido! Ma allora penso che non dovremo NESSUNO andare alle urne e buttare al cesso la tessera elettorale!
Ma qualcuno sa spiegarmi perchè questa tassa si paga sui Mq dell’abitazione e non sugli abitanti della stessa. Ah no aspetta, se poi si supera un certo numero di persone sotto il tetto si diventa famiglia numerosa, con conseguenti sgravi fiscali! La Tares va rimodulata secondo oggettive necessità. Chi guadagna sopra i 35000 € annui (parlo di Isee) deve pagarla tutta per intero in base al proprio nucleo familiare, senza sconti, poi al di sotto di questa cifra si facciano gli sconti. Sulle seconde abitazioni va effettuata per mq, a meno che questa non sia a carico degli inquilini laddove devono avere il contratto regolare per avere anche delle agevolazioni (si potrebbero scoprire anche degli affitti a nero!!!). Massima aliquota per le abitazioni che rientrano nelle categorie di Ville e grandi appartamenti.
Inverosimile…………..si tormentano alla ricerca di emendamenti per esentare nicchie di eventuali clientes dalla tares per essere “simpatici” a questa o a quella categoria di cittadini (ovviamente senza nessun tornaconto) e dimenticano il vero fine per cui sono (impropriamente) messi li…… non vessare ancora ed ulteriormente i cittadini palermitani….
VERGOGNATEVI
Ecco perche Grillo e & C. farà il pienone ancora una volta…..