I brand del lusso
alla conquista di Palermo

Michael Kors, Falconeri e Twin set apriranno i battenti nei primi mesi del 2014, mentre Tiffany sta valutando quale sia la posizione migliore: ecco come i grandi marchi dei gioielli e dell'abbigliamento vanno alla conquista del "salotto buono" di Palermo.
ottime notizie!
Forse era meglio capire perche’ i locali stanno chiudendo e di conseguenza muore la economia siciliana.ma non interessa.meglio parlare dei ricchhi.e’ piu ‘ facile!!!!!!!!!
Avrete comunque da lamentarvi!Povera Palermo, sempre girata a guardare il passato.
perchè mai lamentarsi…
anzi tutto il contrario…
le famiglie che gestiscono il racket delle estorsioni ringraziano.
nuovi marchi da indossare !!!
O ricchi o poveri…… cmq è lavoro che arriva!
Se tutti ci preoccupassimo meno di chi ha un soldo in più e chi uno in meno ma si pensasse a rimettere in moto l’economia le cose andrebbero meglio per tutti!
quando si apre un negozio è sempre positivo, rispetto a quando si chiude purtroppo. anche per il decoro della città.
Finalmente a Palermo avremo un posto dove fare … colazione!
Era ora…..
INCREDIBILMENTE QUESTE NOTIZIE AVVICINANO PALERMO E LA SICILIA
PIU’ A NAIROBI O CALCUTTA
CHE NON ALL’EUROPA
SI PUO’ IMMAGINARE PER QUALI “MOTIVI” QUESTI NEGOZI CHE NON SI TROVANO
TUTTI INSIEME MANCO A PADOVA O A VERONA (CITTA’ CHE HANNO ECONOMIE
CHE A CONFRONTO PALERMO E’ UNA CITTA’ DELL’UGANDA)
APRONO A PALERMO INVECE CHE IN CITTA’ DOVE SAREBBE GIUSTIFICATA
LA LORO PRESENZA …
perchè è evidente che certi negozi sono rivolti a pochi che di soldi ne hanno a tonnellate. Non sono negozi di “massa”. Questo deve far riflettere invece come è distribuita la ricchezza nella nostra città.
Io, passeggiando di fronte le vetrine della Rinascente, mi chiedo sempre: ma come mai questo super negozio non fallisce, mentre esercizi commerciali dedicati ad un’utenza di massa spariscono dalla circolazione sei mesi dopo che sono stati aperti? Risposta: a Palermo esistono i ricconi ma la percentuale di essi non copre il 5% di 80.000 abitanti. Riflettiamo su questo e non sorprendiamoci.
Tuttavia un grosso marchio che investe nella nostra città è cosa di cui essere contenti. Probabilmente non ci “toccherà” personalmente ma ritengo sia un buon viatico per la nostra economia.