CATANIA. Il Genoa, avversario dei rossoazzurri domenica al Massimino, riparte da un nuovo allenatore dopo un avvio di campionato che non ha rispettato le legittime attese di società e tifosi. In estate era sembrata quantomeno azzardata la scelta del presidente Enrico Preziosi di promuovere il neofita Liverani nel ruolo di allenatore della prima squadra confidando delle qualità dell’ex centrocampista da poco transitato…in panchina. Tanti i movimenti di mercato operati dal massimo dirigente rossoblu nel tentativo di allestire un organico in grado di evitare i patemi dello scorso campionato quando la squadra genoana riuscì a tirarsi fuori dalla sabbie mobili del fondo classifica solo nelle ultimissime battute della stagione. Peraltro, nella città della Lanterna sono arrivati anche due ex rossazzurri tra i migliori dello scorso campionato, vale a dire Ciccio Lodi e Giovanni Marchese. Ma se quest’ultimo sta ancora scontando un residuo di squalifica relativo al calcio scommesse (relativamente al tempo in cui militava nel Bari n.d.r.), il quotato numero 10 di origini campane è andato incontro ad un inizio di stagione non proprio esaltante, con l’unica “perla” degna di tal nome palesata in occasione del derby quando mise il risultato in cassaforte segnando il terzo gol alla Sampdoria grazie al suo colpo preferito, cioè un millimetrico calcio di punizione trasformato in gol alla sua maniera.
Ma il Genoa, club più antico d’Italia, non è poi riuscito a dare seguito a quella bella prestazione, perdendo a “Marassi” contro il Napoli e restando impelagato in zona retrocessione. Eventi, questi, che hanno convinto Preziosi a cambiare rotta ed a richiamare Gasperini sulla panchina dov’è già stato buon profeta un triennio addietro. Il nuovo mister ha, dunque, avuto questa settimana di tempo per tastare il polso ai suoi e per individuare il sistema di gioco più adatto alle caratteristiche della squadra ligure. Soprattutto ci sarà da chiarire l’assetto offensivo considerato che le ultime performance hanno evidenziato, semmai ce ne fosse stato bisogno, l’incompatibilità contestuale di Gilardino e Calaiò. In ogni caso, guai a sottovalutare il Grifone: la zona calda della classifica scotta per tutti ma è meglio che a…rosolare restino altri piuttosto che il Catania!
