Orlando: "Rap non ha risposto | per carenza di mezzi" - Live Sicilia

Orlando: “Rap non ha risposto | per carenza di mezzi”

Il sindaco illustra i progetti per il rifacimento del sistema fognario, grazie ai fondi Cipe, e annuncia due indagini interne. Ma, per il momento, la colpa è tutta del nubifragio e della carenza di mezzi. Orlando: "Caduti 53 millimetri di acqua in sette minuti. La Rap ha prodotto un impegno straordinario, ci sono solo quattro idrovore non funzionanti".

Le polemiche dopo Il nubifragio
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PALERMO – Palermo diventa come Venezia e la colpa è della ‘bomba d’acqua’, della troppa pioggia caduta tutta in un pomeriggio e contro la quale anche un sistema fognario efficiente poco potrebbe fare. Tutti bravi, dunque, e per le responsabilità si vedrà dopo. Potrebbe essere questa la sintesi della conferenza stampa tenuta oggi dal sindaco Leoluca Orlando, insieme al vice Cesare Lapiana e all’assessore Agata Bazzi, sul nubifragio di due giorni fa e soprattutto sulle sue conseguenze su Palermo.

“L’evento è stato prontamente affrontato con i mezzi a disposizione – spiega il primo cittadino – del resto sono caduti 53 millimetri di acqua in sette minuti. Ieri abbiamo riunito la Protezione civile e le società partecipate per capire cosa non ha funzionato e ne è emerso che la Rap non ha risposto come avrebbe dovuto”. Ma anche qui la colpa è della carenza di mezzi, non dell’azienda: “Hanno una sola spazzatrice – continua il Professore – peraltro arrivata da pochi giorni”.

E anche per la Protezione civile comunale, fino a ieri grande imputata per il mancato coordinamento delle operazioni di soccorso ma soprattutto per non aver previsto l’emergenza, ci sono state giustificazioni: “C’è stata una chiara insufficienza della Protezione Civile comunale: hanno prodotto un impegno straordinario, il personale si è speso con grandissima generosità e per questo devo esprimere il mio grande apprezzamento, ma avevano scarsi mezzi. Ci sono appena quattro idrovore non funzionanti. Mancano di uomini e strumenti e nessuno lo ha mai segnalato”. Insomma, nessuno ha controllato le idrovore e gli uffici non hanno segnalato l’inadeguatezza di mezzi e personale per affrontare eventuali pericoli. Il sindaco ha chiesto al Segretario generale di effettuare un’indagine interna, così come l’assessore lo ha chiesto al capoarea, ma, secondo le parole di Lapiana, per avere qualche risposta se ne riparlerà fra una settimana. Sperando che non piova prima.

“Stiamo elaborando un nuovo piano per la Protezione civile– dice Orlando – per coinvolgere più efficacemente i volontari e le associazioni, dando indicazioni anche per il futuro Piano regolatore generale. Tra luglio e settembre tutti i nostri progetti per le opere fognarie sono stati completati e li abbiamo inviati alla Regione o a Roma per l’approvazione mancante”. Il riferimento è a 16 interventi finanziati con fondi Cipe e non solo, inseriti nel Piano triennale delle opere pubbliche in discussione a Sala delle Lapidi che andranno approvati entro dicembre per non perdere i finanziamenti. Quattro invece i cantieri già aperti: il collettore di Brancaccio (6 milioni, i cui lavori finiranno a dicembre), il disinquinamento della fascia costiera (22 milioni, inizio lavori per ottobre), le fognature in via Due vanelle (3,7 milioni, inizio lavori per ottobre) e il Ferro di Cavallo (4,9 milioni, inizio lavori per novembre). A dire il vero, però, buona parte delle opere, proprio perché in attesa di autorizzazioni definitive, non compaiono nel Piano annuale delle opere pubbliche.

“L’elenco degli interventi fognari finanziati presentato oggi – dice la Bazzi – racconta l’enorme sforzo progettuale compiuto in questi ultimi mesi: tutti i progetti hanno già completato la progettazione mentre soltanto all’inizio dell’anno, quando abbiamo redatto il Programma Triennale delle Opere Pubbliche, erano alle fasi iniziali.Quando questo piano sarà ultimato, la città avrà un sistema fognario completo ed efficiente. Inoltre l’insieme degli interventi metterà in moto cantieri per circa 155 milioni di euro, il che significa lavoro e sviluppo”.

E’ stata poi la volta delle singole aziende che, in conferenza stampa, hanno giustificato il proprio operato. L’Amg ha ammesso che domenica 1.900 punti luce, su un totale di 42mila, si sono spenti in virtù di un meccanismo simile al salva-vita domestico, e che già domenica sera erano per il 75 per cento riattivati, anche se la società ha assicurato che verranno installati al più presto dispositivi che si riaccendano automaticamente trenta minuti dopo lo scampato pericolo, senza bisogno di un intervento umano. L’Amap ha annunciato il tele-controllo per i sottopassi e la Rap assicurato che le caditoie erano pulite e intasate da terriccio, e non da rifiuti o ramaglie. Insomma, tutto ha funzionato a dovere e chi si aspettava repulisti e caccia ai responsabili è rimasto deluso. La città in tilt? Colpa solo della pioggia.

IL DETTAGLIO DELLE OPERE
Quelli finanziati dal Cipe prevedono l’adeguamento e il potenziamento dell’impianto di depurazione di Acqua dei Corsari (26,4 milioni di euro ma in attesa di approvazione regionale; approvazione del bando prevista per dicembre 2013); il completamento del collettore sud-orientale (14 milioni ma con richiesta di finanziamento integrativo di altri 18.4); la realizzazione della rete fognaria nella zona Marinella (1,5 milioni, approvazione del bando prevista per dicembre 2013); la rete fognaria Sferracavallo (5,4 milioni, conferenza dei servizi prevista per il 30 ottobre e approvazione del bando entro marzo 2014); fognature tra via Catsellana e il canale Passo di Rigano (10,6 milioni in attesa dell’approvazione del ministero e della Regione, approvazione del bando prevista per marzo 2014). E ancora la realizzazione della fognature di via Cruillas (6,9 milioni, in attesa delle approvazioni regionale e ministeriale e approvazione del bando prevista per marzo 2014); l’eliminazione degli scarichi fognari nel canale Boccadifalco (9,6 milioni, in attesa delle approvazioni regionale e ministeriale, approvazione del bando prevista per marzo 2014); l’eliminazione dello scarico di via Decollati nel fiume Oreto (1,5 milioni, in attesa dell’approvazione ministeriale, del via libera della Regione al progetto preliminare, con approvazione del bando prevista per febbraio 2014); la realizzazione della rete fognaria in via Agnetta e via Etna (1,2 milioni, in attesa dell’approvazione ministeriale, del via libera della Regione al progetto preliminare, con approvazione del bando prevista per febbraio 2014); la fognatura a sistema separato di via Valenza (1,2 milioni, in attesa dell’approvazione ministeriale, del via libera della Regione al progetto preliminare, con approvazione del bando prevista per febbraio 2014). Discorso diverso per la rete fognaria di via Ripellino, Carmine, Palmerino, Molara, Ponticello Oneto, Paruta la cui progettazione preliminare è ancora in corso, e per l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Fondoverde Giardini (18 milioni) che attende la rimodulazione dell’Accordo di programma quadro per evitare lo scarico a mare.


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