Da Lampedusa a Caltagirone |39 bimbi sfuggiti alla tragedia - Live Sicilia

Da Lampedusa a Caltagirone |39 bimbi sfuggiti alla tragedia

Stamani è giunta a Caltagirone l’assessore regionale alla Famiglia Ester Bonafede per sincerarsi delle condizioni della struttura.

OSPITATI ALL'IPAB
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CALTAGIRONE – Arriveranno questa sera a Caltagirone presso l’Ipab casa di riposo Santa Maria di Gesù 39 minori non accompagnati provenienti dal centro di prima accoglienza di Lampedusa, gran parte dei quali orfani o giunti senza genitori. Alcuni di loro hanno perso mamma e papà durante la tragica traversata della scorsa settimana. I giovani di un’età compresa fra gli undici e diciassette anni troveranno alloggio in un ala non utilizzata dell’Ipab caltagironese.

“All’Amministrazione comunale è stato chiesto di dare un supporto rispetto ad una scelta che parte dal Ministero ed è gestita dalla Regione – dichiara l’assessore alle politiche sociali Massimo Favara -. Avevamo la necessità di fornire alcune figure professionali come assistenti sociali e personale preparato all’occorrenza e stiamo cercando di provvedere agli adempimenti concreti per fare in modo che questi minori trovino una condizione adeguata giungendo nella nostra città. Siamo ben lieti di aprire Caltagirone a questo genere di ospitalità perché sentiamo che anche attraverso questo intervento la nostra città può essere presente in una vicenda che in questi giorni ha amareggiato e sconfortato tanta gente”.

Ester Bonafede

Stamani è giunta a Caltagirone l’assessore regionale alla Famiglia Ester Bonafede per sincerarsi delle condizioni della struttura. “Stiamo cercando di coinvolgere tutte le Ipab che hanno un’agibilità piena affinché ci sia un’aliquota di posti destinati ai minori che possa essere da riserva rispetto ad un’emergenza che ormai sappiamo essere una condizione continua – dichiara l’assessore -. Rispetto all’accoglienza data in passato ai minori arrivati in Sicilia, non dimentichiamo che da inizio anno ne sono arrivati 4200 di cui solo 1700 accompagnati, abbiamo incontrato il procuratore della repubblica per i minori del distretto di Palermo, Agrigento e Trapani e il presidente del tribunale per i minori e abbiamo condiviso una linea comune che servirà a promuovere ed attivare rispetto alla prima e alla seconda accoglienza l’affido familiare. Ritengo che il popolo siciliano è generoso e poi ha un’emotività che è uno dei tratti distintivi e ci saranno le risposte. Ci sono delle Ipab che hanno questa funzione nel senso che svolgono questa attività, ciò non toglie che se vogliamo, e rientra all’interno di un programma di riforma di utilizzo di tutte le Ipab, far si che questo patrimonio enorme, venga utilizzato secondo i criteri per i quali erano sorte. La scelta di Caltagirone è dovuta al fatto di aver discusso della questione con l’assessore Borsellino, abbiamo allertato l’Asp per cui i minori avranno il sostegno psicologico, saranno seguiti dai mediatori culturali e da personale adatto, tutto fatto in ventiquattrore, la dimostrazione che bisogna impegnarsi ed avere determinazione.”

La città come ha già dimostrato in passato si prepara all’accoglienza, sono numerose infatti le associazioni che in queste ore hanno chiesto di poter contribuire ad un’ottimale permanenza nella città fornendo attività di mediazione culturale oltre che ricreativo ludiche.

 


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