Cascone accelera sul Prg: |"A rischio troppi stabili" - Live Sicilia

Cascone accelera sul Prg: |”A rischio troppi stabili”

Santi Cascone, già assessore tecnico della giunta Stancanelli e nuovo presidente dell'Ordine provinciale degli Ingegneri, parla della necessità di modernizzare Catania, da molteplici punti di vista. A cominciare da quello urbanistico, lasciato per decenni senza la dovuta programmazione.

Il presidente degli Ingegneri
di
4 min di lettura

CATANIA – Si è insediato appena una settimana fa, ma ha già le idee molto chiare su quali debbano essere le priorità per la città, innanzitutto,  ma anche per la categoria che ora presiede. Santi Maria Cascone, già assessore tecnico alla Viabilità dell’amministrazione Stancanelli e nuovo presidente dell’Ordine provinciale degli Ingegneri, parla della necessità di modernizzazione di una città, Catania, che ne ha bisogno da molteplici punti di vista, a cominciare da quello urbanistico, lasciato per decenni senza la dovuta programmazione. Rischio sismico e dissesto idrogeologico sono solo alcune delle necessità cui occorre porre rimedio, secondo Cascone, che pensa anche alla qualità, al risparmio energetico e all’ambiente. “La modernizzazione di una città passa attraverso varie soluzioni e nodi strategici che riguardano la qualità dell’abitare in generale – spiega Cascone a LIvesiciliaCatania – ma anche la necessità- di mitigare rischi e consumare meno risorse. Per quanto riguarda gli edifici residenziali, ad esempio – aggiunge – bisogna intervenire non solo per la stabilità degli edifici, ma anche perchè consumino meno e avere architettura gradevole e che possa rispettare i principi della buona architettura che ha una città moderna. Questi tre temi sulla qualità dell’abitare si inseriscono prefettamente nel tema urbanistico “.

Quali sono, secondo Lei, le urgenze a livello urbanistico della città di Catania?

Sicuramente, c’è la necessità di risolvere alcuni nodi strategici. tre in particolare: il nodo della viabilità, uno di quelli fondamentali e da analizzare sempre nell’ottica della mobilità sostenibile; il problema della gestione del rischio, sia sismico che idrogeologico, quindi l’assetto del territorio e, infine, il tema della messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico. .Abbiamo urgenza di intervenire nelle scuole della città, che presentano tutta una serie di problemi, altri edifici che necessitano di interventi.

Catania, si sa, è città ad altissimo rischio sismico, ma quello che non sempre è noto è quale possa essere la risposta degli edifici in caso di terremoto. Qual è la situazione degli edifici cittadini?

Sotto il profilo della sicurezza, sappiamo che la città comincia ad essere realizzata secondo criteri antisismici dopo il 1981. Prima di questa data, la città non ha norme antisismiche per cui, tutto ciò che è stato realizzato prima è a rischio. Un intero patrimonio è a rischio. Gli interventi da fare, quindi, sono numerosi e devono trovare una forte incentivazione in modo che si possa premiare il privato che decida di rendere moderna la propria abitazione. E questo si può fare creando meccanismi di premialità in termini di detassazione, contribuzione o in termini volumetrici. In quest’ultimo caso, il vantaggio potrebbe risultare molto interessante. Ovviamente non mi riferisco al centro storico.

L’importante è fare e fare presto, però. O no? Quali sono le prime tre emergenze di Catania?

Senza dubbio la prima urgenza è fare il Piano regolatore generale. I professionisti devono essere messi nelle condizioni di operare con un Prg moderno, che detti delle regole certe che non devono essere assoggettabili a dubbi di carattere interpretativo. Il secondo aspetto è trovare il modo di effettuare un concreto snellimento delle procedure amministrative – quindi una collaborazione istituzionale tra tutti gli enti – affinchè si accorcino i tempi di attuazione delle opere e quindi si riducano gli effetti della crisi, che non riguarda solo l’edilizia ma tutti i settori dell’ingegneria. Infine, un terzo punto che noi possiamo considerare fondamentale è la programmazione degli interventi e delle opere pubbliche. Anche nel pubblico, infatti, occorre una fitta programmazione che veda la collaborazione anche dei professionisti, per attingere ai finanziamenti. La mancanza di un parco progetti che veda una serie di interventi sulle opere pubbliche, ritarda la possibilità di partecipazione ai bandi e allontana le risorse.

A proposito di Prg, Lei ha seguito l’iter di quello predisposto dall’ex sindaco Stancanelli, per cui ne conosce i contenuti. Cosa l’Ordine che presiede chiederà alla nuova amministrazione?

L’Ordine si pone come un soggetto terzo rispetto a quella che è la disamina per cui si porrà in una posizione di corretta collaborazione istituzionale. La precedente versione del Prg aveva avuto da parte degli Ingegneri una serie di osservazioni che alla fine, l’amministrazione precedente aveva digerito. La nostra è sempre stata una posizione critica e costruttive. Quello che oggi noi evidenziamo è che la città ha bisogno del Prg e che ne ha bisogno oggi. Questo è un fatto che non può essere messo in discussione. A noi non interessa la visione politica, ma quella tecnica e sui temi tecnici nel momento in cui ci sarà la nuova versione, interverremo con lo stesso rigore che abbiamo avuto precedentemente. La cosa che a noi sta a cuore è che la città e gli altri Comuni della provincia si dotino di strumenti urbanistici chiari.

Quale sarà l’interlocuzione con l’amministrazione Bianco e, in particolare, con il suo collega e assessore ai Lavori pubblici, Luigi Bosco?

Ci siamo insediati da poco, ma certamente presto avvieremo incontri con i rappresentanti della Giunta per avviare un rapporto di collaborazione istituzionale che ci consenta di essere interlocutori e di mettere in moto tutte le nostre attività per dare un valido. contributo.


 

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI