Squadra Antimafia: col fiato sospeso | per la sorte del piccolo Leonardino - Live Sicilia

Squadra Antimafia: col fiato sospeso | per la sorte del piccolo Leonardino

Giallo sulle sorti del figlio di Rosy Abate. Stessi interrogativi anche su Dante Mezzanotte.

La fiction di canale 5
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PALERMO – Il giorno della libertà per il piccolo Leonardino sembra essere arrivato. Rosy ha recuperato i soldi per il riscatto in Svizzera e concorda con Ruggero Spina per il posto e i tempi dello scambio. Si apre così l’odierna puntata di Squadra Antimafia, la fortunata fiction di Canale 5

Spina, però, è ignaro di elementi fondamentali. La prima è che la sua complice di misfatti, Veronica Colombo, è stata rapita ed è tenuta sotto ricatto dal boss Achille Ferro. Veronica riesce a placare l’ira di Ferro, infatti, promettendogli di collaborare con lui, mettendo a disposizione il suo potere politico per favorire gli affari di Cosa Nostra. Oltre a consegnare nelle mani di Achille il riscatto dell’Abate e tradire la fiducia del suo amante, pronuncia delle parole agghiaccianti per un politico: “Non mi uccidere! Pensa a quanto posso esserti utile, quando diventerò governatore della Sicilia!”.

L’altro elemento che sfugge a Ruggero è il sodalizio tra l’Abate e Dante Mezzanotte. Rosy, infatti, è disposta a tutto per salvare il suo bambino, anche allearsi contro chi ha cercato di farla fuori più volte. Tra Achille Ferro e suo padre Oreste (Luigi Diberti), intanto, c’è un drammatico confronto, al termine del quale è chiara una cosa: il vecchio Oreste non ha più alcun credito e alcun potere all’interno della cupola, suo figlio ha preso il suo posto.

Dante Mezzanotte riesce a scoprire dove il piccolo Leonardino è tenuto ostaggio. E’ Mario Strano, ex educatore del riformatorio a tradire le confidenze di Ruggero. Dante e l’Abate sono spietati. Ottenute le informazioni, uccidono il loro informatore. Strano viene trovato morto bruciato dalla squadra di Calcaterra e di Lara Colombo, che conducono l’indagine su più fronti per trovare Leonardino, prima di Rosy Abate.

Nel corso delle indagini scopriamo qualcosa di più due agenti della mobile: Sandro (Giordano De Plano) e Anna (Ivana Lotito). Scopriamo che Sandro ha un passato da ex tossicodipendente che ha voluto celare ad Anna, che aspetta un bambino da lui.
Dante e Rosy, scoperto che il piccolo Leonardino è ostaggio alla Playa, tramano un’imboscata per liberare il piccolo senza pagare il riscatto. La telefonata tra Rosy e Ruggero è stata intercettata. Veronica Colombo accidentalmente viene a conoscenza della cosa e avverte, su suggerimento di Achille Ferro, il suo amante. Ruggero ingenuamente comunica tutti i suoi futuri piani e spostamenti a Veronica, ignaro del suo tradimento.

Intanto, il piano per la liberazione di Leonardino va avanti. Gli uomini di Ruggero intascano i soldi e per eludere gli sbirri organizzano una staffetta. Calcaterra, però, cattura uno dei complici di Ruggero e si fa confessare dove sia il bambino. A questo punto può scattare l’operazione per arrestare Rosy Abate.

Lara Colombo se la ritrova nella grotta, nel blitz, faccia a faccia. E’ uno scontro simbolico, due donne, amate da Calcaterra, schierate una dalla parte del bene, l’altra del male. Rosy riesce a sfuggire e raggiunge Dante Mezzanotte alla Playa. Lì si prefigura una vera e propria guerra di mafia. E’ lo stesso Achille, sempre più assetato di potere, ad avvertire Veronica, dicendole: “Preparati ad andare all’inferno!”.

E’ un vero e proprio bagno di sangue. E’ anche la disfatta di un uomo, Ruggero. Resosi conto di essere stato tradito negli affetti dalla donna che ama, si consegna ad Achille Ferro. Questo, spietato, prende i soldi e lo fredda con un colpo al cuore. Veronica disperata si avvicina e ascolta le sue ultime parole, quasi un mantra “Corri e stacca tutti”. Veronica è tradita dalla sua emotività, apre il portabagagli dove è nascosto il bambino e cerca di rassicurarlo. Ferro, a quel punto, è colto dall’ira. Strappa dalle braccia di Veronica Leonardino e si allontana, dicendo sibillino “i bambini ricordano tutto”. Sono attimi di concitazione: Ferro sale sulla sua auto con Veronica e si dissolve nel nulla. Dante Mezzanotte è seriamente ferito, Rosy, senza più la protezione di Pino, anche lei ferita, si guarda intorno: morte e sangue ovunque. Dov’è Leonardino? A terra, trova lo sceriffo, il pupazzetto preferito dal figlio, in una pozza di sangue, ai piedi di un’altalena. La scena fa pensare al peggio. Eppure il codice dell’antica mafia vieta che si faccia del male ai bambini. Ferro avrà infranto questa regola? Che fine ha fatto il piccolo Leonardino? E di chi è quel sangue?

Accecata dal dolore Rosy si reca in un locale gestito dal clan Ferro. Rivuole il suo bambino. Inizia a sparare tra la folla. Calcaterra la trae in salvo, ancora, per l’ennesima volta. Il legame con Rosy Abate, forse, non si è mai spezzato. Ma Leonardino? Dov’è il bambino? E’ ancora vivo? Anche Calcaterra se lo domanda ossessivamente all’ex colonia, dove si fa la conta dei morti. Manca all’appello anche Dante Mezzanotte. Anche per lui lo stesso interrogativo: è ancora vivo? E se sì, dov’è adesso?


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