Confcommercio, sospeso Saffo |Agen: "Imbarazzo per le accuse" - Live Sicilia

Confcommercio, sospeso Saffo |Agen: “Imbarazzo per le accuse”

Agen, a prescindere dal caso in particolare, punta il dito contro l'intero sistema della formazione, che definisce "marcio". "Noi lo avevamo già detto" - sottolinea.

Scandalo Formazione
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CATANIA – Una reazione a catena. Anche Confcommercio prende le distanze da Giuseppe Saffo, noto imprenditore nel settore dei lidi balneari e presidente provinciale dell’A.N.F.E. (Associazione Nazionale Famiglie Emigranti), investito in pieno dal terremoto sulla formazione etnea e in carcere con l’accusa di associazione a delinquere, peculato, truffa aggravata in relazione alle erogazioni delle sovvenzioni da parte della Regione, corruzione, falso e frode fiscale, insieme al nipote Francesco Cavallaro. “Giuseppe Saffo, era un iscritto di Confcommercio e in passato è stato presidente del sindacato dei balneari, è stato sospeso il giorno stesso dell’arresto – spiega il presidente regionale dell’associazione dei commercianti, Pietro Agen – da socio, come prevede l’articolo 8 del nostro codice etico. E’ una sospensione – aggiunge – perchè non c’è ancora una condanna. Quando ci sarà, se verrà condannato, Saffo verrà espulso. Io non voglio condannare a priori nessuno – aggiunge – certo è che, leggendo i capi d’accusa non posso non dire che sono imbarazzato”.

Agen, a prescindere dal caso in particolare, punta il dito contro l’intero sistema della formazione, che definisce “marcio”. “Noi lo avevamo già detto – sottolinea. E’ da cinque anni che lo segnalo. Anzi, esattamente sei anni fa – prosegue – quando l’ex presidente Lobardo ci chiese cosa volevamo, la mia richiesta fu lo scioglimento del Ciapi –  il Centro Interaziendale Addestramento Professionale Integrato, ente di formazione controllato dalla Regione Siciliana, oggi soppresso n.d.r. – e la revisione totale del sistema formativo siciliano. Noi, come Isfoter (Istituto per la Formazione Professionale e la Promozione Culturale del Terziario n.d.r.) ha una capacità formativa di notevole livello; siamo riconosciuti in Sicilia con la legge 24 ma, guarda caso, non facciamo corsi finanziati dalla Regione. Non solo – incalza Agen – subiamo la concorrenza di alcuni istituti di formazione”.

La formazione corretta, secondo il presidente Confcommercio, non deve ricevere i contributi dalla Regione, ma fare pagare. “Non è normale che si facciano corsi gratuiti perchè finanziati dalla Regione – conclude – questa è follia”. La proposta di Agen è semplice: “Se la Regione vuole riqualificare disoccupati e cassaintegrati, va benissimo, ma la formazione è un investimento e quindi va pagata. La nostra proposta è istituire un voucher – conclude Agen – dell’importo di 700 euro che gli studenti possono spendere in uno a scelta degli enti autorizzati. Il giovane non andrà dall’Ente che organizza corsi fantasma ma, quasi sicuramente, in uno serio e che offre veramente possibilità di trovare un lavoro”.

 

 


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