La piscina chiude i battenti| per il lutto di un dipendente - Live Sicilia

La piscina chiude i battenti| per il lutto di un dipendente

Il cartello apparso oggi alla piscina comunale di viale del Fante

È bastato che per tutta la giornata di ieri e per stamattina un tecnico si assentasse a causa di un lutto familiare perchè l’impianto restasse chiuso. E l'assemblea sindacale dei dipendenti Gesip fa saltare la pulizia dei servizi igienici.

PALERMO – La piscina comunale di Palermo torna ancora una volta al centro della cronaca. E stavolta lo fa per il più clamoroso dei motivi: è bastato che per tutta la giornata di ieri e per stamattina un tecnico si assentasse a causa di un lutto familiare perchè l’impianto restasse chiuso. Per tenere aperta la struttura, infatti, c’è bisogno di un numero minimo di tecnici ma ieri non si è trovato nessuno in grado di sostituire il collega assente per gravi motivi personali. E così al Servizio Impianti Sportivi dell’amministrazione non hanno potuto fare altro che appendere all’ingresso un cartello con la scritta “chiuso per lutto”, con tanto di carta intestata del Comune. Un vero e proprio sfregio per una città che si è candidata a Capitale europea dello Sport 2016.

La segnalazione sull’episodio è arrivata da Riccardo Ricciardi, nuotatore abituale regolarmente iscritto a una società sportiva: “Da troppi anni – dice a Live Sicilia – la piscina è rimasta ostaggio di persone che non c’entrano nulla con lo sport. Da cittadino e da sportivo credo che la gestione debba andare alle società sportive. Nessuno meglio di loro potrebbe farlo”. Le ragioni di quanto accaduto vanno ricercate nelle ataviche carenze di personale che caratterizzano da tempo, e in negativo, la gestione della piscina. Carenze che costringono i sei assistenti bagnanti e i tecnici specializzati a lunghe ore di straordinario fuori programma per garantirne l’apertura e i servizi essenziali e che hanno convinto i sindacati di categoria a chiedere un’integrazione dell’organico o, in alternativa, una più equa distribuzione degli straordinari, minacciando in caso contrario lo sciopero.

La scorsa settimana la commissione consiliare Sport ha convocato in audizione la dirigente del Servizio Sport e Gestione Impianti, Fernanda Ferreri, per tentare di individuare una soluzione che evidentemente è ancora di là da venire. A peggiorare la situazione, stamattina l’assenza dal servizio dei dipendenti Gesip, riuniti in assemblea insieme ai colleghi degli altri settori comunali per decidere sulle prossime iniziative di protesta a causa dell’incombente scadenza della cassa integrazione, ha provocato non pochi disagi per la mancata pulizia dei servizi igienici.

“Abbiamo grossi problemi perchè il personale è esiguo e basta un’assenza non programmata per creare queste situazioni – ammette la Ferreri –. Oggi siamo riusciti in qualche modo a sopperire e l’impianto è stato aperto alternando il personale. Gli straordinari sono solo un modo per tamponare il problema della carenza di personale. Ma è anche una questione di disponibilità, se l’organico fosse più numeroso sarebbe più facile trovare una sostituzione. Aspettiamo qualche novità positiva dal decreto D’Alia”.

La Ferreri conferma “i disagi ai servizi igienici dovuti all’assenza dei dipendenti Gesip. Se a gennaio dovesse venir meno il loro impiego, ci troveremmo in grosse difficoltà. Se vogliamo supportare la nostra candidatura a capitale europea dello Sport dobbiamo trovare soluzioni, altrimenti sarà improponibile. Senza contare che anche altri impianti necessitano di interventi”. Live Sicilia ha provato senza successo a contattare il vicesindaco con delega allo Sport, Cesare Lapiana.

“Da anni chiediamo un’analisi del personale e una riconversione delle qualifiche necessarie ma l’amministrazione finora non l’ha fatto – attacca il segretario aziendale del Comune per la Fp Cisl Palermo-Trapani, Nicolò Scaglione –. Non basta cambiare i dirigenti, bisogna trovare le soluzioni. Mancano caldaisti e addetti alla filtrazione e in più da molto tempo l’impianto avrebbe bisogno di una manutenzione. Ma una cosa mi preme sottolineare: gli operatori non si risparmiano e gli straordinari molto spesso non vengono pagati e sono recuperati con il riposo compensativo. Tutto questo pur di non far fare brutta figura al Comune, perchè senza gli sforzi dei dipendenti la piscina sarebbe chiusa ogni giorno”.


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