Squadra Antimafia | Leonardino è morto - Live Sicilia

Squadra Antimafia | Leonardino è morto

Il figlio di Rosy Abate è stato ucciso. Amore e morte si mescolano nella serie televisiva in onda sulla rete Mediaset.

La fiction di canale 5
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PALERMO – Il pubblico di Squadra Antimafia, la serie televisiva di Canale 5, la settimana scorsa era rimasto con il fiato sospeso per la sorte del piccolo Leonardino, il figlio di Rosy Abate. Il velo del dubbio cade subito: Achille Ferro ha sparato e sono state trovate evidenti tracce di sangue vicino al giocattolo preferito del bimbo. Le analisi proveranno che Leonardo è morto: il sangue trovato è del piccolo. Come in ogni tragedia, si mescolano amore e morte. Finalmente scoppia la passione tra Calcaterra e la Colombo, complice la stretta vicinanza e la sintonia di pensiero sviluppata durante le indagini. E proprio mentre i due bruciano di passione, Rosy Abate tenta il suicidio in cella tagliandosi le vene.

In ospedale Calcaterra ha un momento di compassione di fronte a Rosy Abate. La Colombo, invece, è molto lucida e spietata afferma: “E’ un’assassina. Chi semina il male, lo raccoglie”. Intanto la sorella dell’architetto Rosati, ucciso dal clan Ferro per l’affare del villagio turistico di Baia d’Angelo, inizia ricostruire gli ultimi giorni di vita del fratello. Ricorda che questi era solito appuntare tutto sul calendario dello studio. E mentre lo comunica al telefono a Vito Sciuto, suo compagno e poliziotto della squadra Duomo, il clan la intercetta. Sciuto intuisce il pericolo, ma arriva troppo tardi. I Ferro sono arrivati prima di lui e hanno simulato un suicidio, impiccando Nunzia. Vito Sciuto tenta in extremis una rianimazione, ma è troppo tardi. Un dubbio attanaglia Calcaterra. Il clan Ferro: perché ha preso il posto degli stiddari? Sicuramente i due clan sono mossi da qualcuno, che ha spostato il baricentro dei suoi interessi da un clan all’altro. E’ Veronica Colombo. La sorella del vicequestore Lara è in piena campagna elettorale e può contare sull’appoggio di Achille Ferro, ma la squadra della Duomo riesce ad arrestare Tonino Scarnazza attraverso alcune intercettazioni. Quest’ultimo si troverà messo alle strette dai questori e tradirà Veronica, facendo il suo nome come spalla del boss. Lara è sconvolta da tale scoperta. Non può assolutamente rassegnarsi che la sorella sia dall’altra parte della barricata, che lei combatte. Domenico, invece, crede che Scarnazza abbia ragione. Ci sono troppi interrogativi che troverebbero una risposta plausibile con la complicità di Veronica .

Le maglie della giustizia cominciano a stringersi attorno a Veronica Colombo che è in piena campagna elettorale forte della partnership con Achille Ferro. Ciò nonostante, Veronica appare molto tranquilla perchè sembra avere un asso nella manica: un documento molto importante di cui è in possesso costituisce un elemento probatorio determinante, tale da scagionarla da ogni accusa. Oltre al fatto di avere al suo fianco il giornalista Schiavone, che, depositario dei segreti dell’Abate, è diventato oltre che il suo addetto stampa, il suo consigliere di fiducia. Rosy Abate, intanto, è sconvolta e giura vendetta al boss, ma la squadra della Duomo riesce a fermarla e a fare in modo che venga ricoverata in un ospedale psichiatrico. In evidente stato di choc, la mafiosa chiede a Domenico di restargli vicino e lui acconsente, compromettendo però la sua posizione lavorativa. Infatti i superiori di Calcaterra mettono in dubbio il suo operato sostenendo che il questore si sia lasciato coinvolgere troppo sul personale e l’intera vicenda è stata gestita in maniera inadeguata. La squadra Duomo, infatti, verrà affidata a Lara.

Dante Mezzanotte, rimasto vivo dall’agguato alla Play, riesce ad entrare in ospedale e a raggiungere la sua amata Rosy Abate. Dante giura di vendicare la morte del piccolo Leonardino. Uccidere Achille Ferro è il suo unico scopo di vita. Rosy indica Oreste Ferro come complice per portare a termine questo piano infernale. Il vecchio Oreste Ferro, sia pure tenuto in ostaggio dagli scagnozzi del figlio, è molto preoccupato per quello che è successo e per quello che potrebbe succedere. Il figlio ha infranto la regola aurea degli uomini d’onore: non si toccano i “picciriddi”. E teme che per legge inversa, le colpe dei figli ricadano sui padri. Dante Mezzanotte organizza un’imboscata per liberarlo. Entrambi adesso sono uniti a doppio filo da un unico obiettivo: vendicarsi di Achille Ferro.


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