Gioeni, il rebus dei sottoservizi |All'orizzonte nuovi disagi - Live Sicilia

Gioeni, il rebus dei sottoservizi |All’orizzonte nuovi disagi

La chiusura di entrambe le carreggiate è imposta soprattutto dalla conduttura del gas che, nel tratto più a nord, è interrata a soli dieci centimetri dal manto stradale e in più vicinissima a un cavo dell’alta tensione da 20mila volt. Una miscela che potrebbe essere davvero esplosiva.

il cantiere
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CATANIA – Dopo settimane di quasi inerzia che hanno contraddistinto il Nodo Gioeni, stamattina il cantiere sembrava particolarmente animato: il direttore dei lavori Rosario Mirone, i due Tosto – padre e figlio – titolari dell’impresa che ha abbattuto il ponte e che dovrebbe completare la realizzazione della rotonda, più una decina di operai. Tra questi spiccano gli operai dell’Enel che da stamattina hanno iniziato i lavori per spostare i cinque cavi da 20.000 volt che attraversano la circonvallazione in entrambe le direzioni e garantiscono che finiranno i lavori entro domenica 27 ottobre ma di rilasciare una dichiarazione ufficiale non se ne parla nemmeno.

Una volta che i cavi elettrici verranno spostati toccherà all’Asec spostare la conduttura del gas. I lavori dovrebbero durare circa quattro giorni e sicuramente sarà necessario bloccare la circonvallazione deviando il traffico sulla via Albertone in direzione Misterbianco. Il blocco riguarderà anche il lato sud della carreggiata ma non è certo se si tornerà a utilizzare via Etnea a scendere per poi risalire da via Caronda come già fatto nel mese di agosto. La chiusura di entrambe le carreggiate è imposta soprattutto dalla conduttura del gas che, nel tratto più a nord, è interrata a soli dieci centimetri dal manto stradale e in più vicinissima a un cavo dell’alta tensione da 20mila volt. Una miscela che potrebbe essere davvero esplosiva ed è per questo che si sta scavando a mano e non con gli scavatori.

In effetti il percorso della condotta del gas rappresenta un autentico mistero: sbuca dalla strada e prosegue la sua corsa lungo un muretto lungo diversi metri che sovrasta il marciapiede per poi tornare a interrarsi poco prima dell’incrocio che conduce in via del Bosco. Possibile che l’amministrazione comunale o l’Asec abbia autorizzato un percorso simile di cui poi si sono perse le tracce? Intanto stamattina il cantiere era in fermento e il direttore dei lavori,  Rosario Mirone, ribatte sul fatto che “per realizzare la rotonda e finire i lavori occorre un mese e mezzo, ma se non si spostano i sottoservizi questo mese e mezzo non inizierà mai”. Facendo un paio di conti alla femminina e ipotizzando che da qui al 4 novembre i sottoservizi saranno tutti spostati, il mese e mezzo potrebbe scadere proprio a Natale ma bisogna fare i conti con le festività e i giorni di pioggia.

La promessa dell’assessore Bosco prevedeva la consegna per Natale. Speriamo del 2013.

 

 

 


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