PALERMO – Lo sgombero di via Calvi innesca anche la polemica politica. Ad attaccare l’amministrazione Orlando è il consigliere comunale di Ora Palermo Fabrizio Ferrara: “Fin da questa mattina sono stato accanto a queste famiglie conosciute giorni addietro per cercare un contatto con l’amministrazione, perché riuscisse a prospettare loro una soluzione o quantomeno una speranza per il futuro. Ma, oggi come nei giorni scorsi, da parte dell’amministrazione solo un vergognoso silenzio assordante. Né il sindaco, né l’assessore alle Attività sociali Agnese Ciulla, hanno avuto il coraggio di dire a queste famiglie che il tema dell’emergenza abitativa non è stato minimamente affrontato. Che nemmeno una casa è stata assegnata a chi sta in cima alle graduatorie. Qual è la funzione dell’assessore se in questi momenti di crisi non sta accanto alle persone in difficoltà e addirittura rifiuta anche solo di riceverle? Come può disinteressarsi di dove andranno a dormire questa notte queste famiglie e i loro bambini? Mi auguro che nelle prossime ore l’amministrazione possa cambiare il suo atteggiamento, altrimenti non ci sarebbe altra soluzione che ammettere il fallimento personale e rassegnare le dimissioni”.
Accuse a cui risponde l’amministrazione Orlando: “Il consigliere evidentemente non conosce come stanno i fatti, né gli assistenti sociali che hanno trascorso lì l’intera giornata”, che ricorda anche il rifiuto di uno dei nuclei familiari di presa in carico per la sistemazione presso uno degli enti accreditati per l’emergenza sociale.
LA REPLICA DI FERRARA
“Gli assistenti sociali sono andati via intorno alle ore 15, mentre era in corso lo sgombero, e ancora prima gli psicologi dall’Asp. Da allora le famiglie sono rimaste sole in mezzo alla strada, senza acqua nè cibo. La sera sono state portate delle coperte per i bambini da un parroco di una chiesa vicina. La famiglia di cui parla l’assessore non ha accettato di andare in comunità per paura che in seguito gli venissero tolti i figli. Ha preferito rimanere insieme alle altre nell’attesa di conoscere il proprio futuro. Tutte queste inesattezze riportate dall’assessore sono la prova del suo vergognoso disinteresse”.
