Bando di gara "viziato" |Comune licenzia dirigente - Live Sicilia

Bando di gara “viziato” |Comune licenzia dirigente

L'amministrazione comunale ha licenziato il dirigente all'Ecologia "per aver redatto un bando di gara contenente disposizioni per la selezione dei concorrenti in palese violazione dei principi di libera concorrenza, par condicio, non discriminazione e trasparenza". Il caso era stato sollevato da LiveSiciliaCatania.

Il provvedimento
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CATANIA – Il Comune di Catania, con un provvedimento dirigenziale del Dipartimento del Personale emesso oggi, ha licenziato senza preavviso per gravi motivi disciplinari, così come previsto dalle norme contrattuali vigenti, la dirigente del servizio Ecologia. Quest’ultima aveva redatto un bando di gara che, si legge nel provvedimento, “contiene disposizioni per la selezione dei concorrenti che violano in modo sostanziale i principi di libera concorrenza, par condicio, non discriminazione e trasparenza di cui parla il codice dei contratti”.

Con una nota riservata del 5 settembre scorso erano stati contestati alla dirigente “formali addebiti disciplinari” scaturiti da una denuncia dei sindacati che avevano segnalato presunte anomalie nei documenti di una gara pubblica per l’appalto dei servizi di riparazione, manutenzione, lavaggio, disinfezione e ingrassaggio dei veicoli di proprietà comunale adibiti ai servizi di nettezza urbana e dei cassonetti.

Il 25 settembre la dirigente aveva prodotto una memoria difensiva ma questa, secondo il Comune, “non consente di ritenere che gli elementi convergenti verso l’individuazione di un unico soggetto imprenditoriale possano essere frutto di mera casualità”. Secondo quanto scritto nel provvedimento “rimane dunque intatta in tutta la sua gravità la contestazione di aver predisposto un bando di gara di considerevole valore economico contenente regole di selezione dei concorrenti tali da favorire l’ammissione alla gara di un solo soggetto certamente in possesso di tutti i requisiti illegittimamente restrittivi e preclusivi introdotti nel bando”.

Gli atti del procedimento disciplinare sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Catania, che già stava indagando sull’appalto.


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