Quattro vigili urbani alla sbarra |Il Comune si costituisce parte civile - Live Sicilia

Quattro vigili urbani alla sbarra |Il Comune si costituisce parte civile

Giovanni Gemmellaro, Santo Calderone, Aldo Midolo e Gaetano Villa sono accusati a vario titolo di concussione, falso in atto pubblico e abuso d’ufficio. La prossima udienza si svolgerà il 21 novembre: sarà nominato un perito per la trascrizione delle intercettazioni.

CATANIA – Il Comune di Catania si è costituito parte civile nel processo a carico dei quattro vigili urbani accusati a vario titolo di concussione, falso in atto pubblico e abuso d’ufficio. Si è svolta oggi la prima udienza che vede sul banco degli imputati Giovanni Gemmellaro, Santo Calderone, Aldo Midolo e Gaetano Villa, tutti appartenenti al corpo della Polizia Municipale di Catania. I quattro sono stati rinviati a giudizio lo scorso febbraio dal Gup Giuliana Sammartino su richiesta del pm Angelo Busacca.

L’udienza di oggi. Il processo, che si svolge davanti alla terza sezione penale del Tribunale, presieduta dal Giudice Rosa Anna Castagnola, si è aperto con la produzione degli atti dell’accusa, rappresentata dal pm Angelo Busacca, e dei legali dei quattro imputati. Per avviare la fase dibattimentale è fondamentale la trascrizione delle intercettazioni telefoniche raccolte nel corso dell’attività d’indagine. La difesa si è opposta che questo incarico fosse affidato alla polizia giudiziaria e ha chiesto al Tribunale che fosse conferito il ruolo ad un perito. Richiesta accolta dai giudici che hanno fissato un’udienza interlocutoria per il prossimo 21 novembre per la nomina del consulente. Una decisione che sposta i tempi per fare entrare nel vivo il processo.

L’inchiesta. Quando Giovanni Gemmellaro, Santo Calderone, Aldo Midolo e Gaetano Villa finirono agli arresti domiciliari Catania non restò indifferente alla notizia. Erano state le ipotesi dell’accusa ad aver scosso i cittadini: i quattro vigili urbani – secondo quanto scriveva il pm Angelo Busacca nella richiesta di rinvio a giudizio – avrebbero chiesto denaro in cambio di clemenza nei loro riguardi. In uno dei casi si sarebbero impossessati di una bancarella sequestrata e di 1750 euro. Gli agenti della municipale avrebbero, inoltre, redatto verbali con false attestazioni in cui era evidenziato che i sequestri di merce contraffatta avvenivano con la fuga dei venditori ambulanti, fatti invece che, secondo gli inquirenti, sarebbero avvenuti in maniera diversa. Sono accusati di avere abusato del loro ruolo per avere costretto commercianti di nazionalità cinese a cedere merce.Tu fatti, questi, che non sarebbero stati messi a verbale. Gli episodi sarebbero avvenuti tra gli ambulanti operanti nel mercato rionale di Piazza Carlo Alberto e tra le bancarelle anche delle vie limitrofe, in particolare in Corso Sicilia. Su disposizione del Tribunale del Riesame, dopo l’arresto nel 2011, i quattro tornarono in libertà e da allora sono regolarmente al lavoro.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI