Il Genio civile: ecco la mappa |del rischio sismico - Live Sicilia

Il Genio civile: ecco la mappa |del rischio sismico

Gela, Niscemi, Resuttano, Caterina Villarmosa sono i comuni della Provincia di Caltanissetta a maggiore rischio sismico

Delibera della Regione
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CALTANISSETTA – “Gela, Niscemi, Resuttano, Caterina Villarmosa, sono questi i comuni della Provincia di Caltanissetta a maggiore rischio sismico”. Lo afferma il Capo del Genio Civile di Caltanissetta Rino La Mendola, il quale ricorda che la Giunta della Regione Sicilia, ha confermato Gela e Niscemi tra i Comuni della Provincia di Caltanissetta in zona a rischio sismico medio-alto (zona 2), aggiungendo anche i Comuni di Santa Caterina Villarmosa e Resuttano, non compresi nella precedente classificazione sismica (vecchi decreti sino al 1984).

La stessa delibera ha classificato come zona a rischio medio-basso (zona 3) i Comuni di Butera, Mazzarino e Riesi; mentre i rimanenti 15 Comuni sono stati classificati tra quelli a bassa sismicità. Molti di questi sono comunque “abitati da consolidare” . Tra questi vi è Caltanissetta, ed i quattro comuni, appartenenti al “Distretto Sismico dei Monti Sicani“, Acquaviva Platani, Campofranco, Mussomeli e Sutera, che insieme ai Comuni di Cammarata, Casteltermini e San Giovanni Gemini, della Provincia di Agrigento, venerdì scorso sono stati interessati da una scossa sismica di magnitudo 2.2.

“Bisogna investire nella prevenzione,- continua il Capo del Genio Civile nisseno- la nuova normativa sismica varata nel 2008, dopo il terremoto che ha colpito l’Abruzzo, ha introdotto, per gli edifici di nuova costruzione, una “vita nominale” (o vita utile), che solitamente oscilla tra i 50 ed i 100 anni, in relazione alla destinazione d’uso. Durante tale vita nominale, sottolinea, la ditta proprietaria deve garantire l’esecuzione delle opere previste dal “Piano di Manutenzione” allegato all’autorizzazione rilasciata dallo stesso Genio Civile, al fine di assicurare l’efficienza della struttura. Scaduta la vita nominale, l’edificio dovrà essere sottoposto a nuove verifiche per valutare la necessità di eventuali lavori di consolidamento o di adeguamento che si dovessero rendere necessari al fine di conseguire un’ulteriore periodo di vita utile”.

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