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In Sicilia un giovane su tre | non studia nè lavora

Il dato è nettamente superiore a quello nazionale, stimato al 21%, ma è il meno alto tra le regioni del Mezzogiorno, la cui media è pari al 44,9%.

i dati del ministero
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PALERMO – Dopo i dati dell’Istat, che nello scorso settembre avevano indicato in 400mila i giovani tra i 15 ed i 24 anni che in Sicilia non lavorano né studiano, arriva dal ministero del Lavoro il nuovo allarme sulla situazione occupazionale di questa categoria, indicata dall’acronimo inglese “Neet”: la quota di questi ragazzi è giunta al 32,8%. Le statistiche fornite dal ministero parlano di una Sicilia in cui un giovane su tre è fermo. Il dato è nettamente superiore a quello nazionale, stimato al 21%, ma è il meno alto tra le regioni del Mezzogiorno, la cui media è pari al 44,9%.

Il ministero del Lavoro, che sta varando le linee guida del piano italiano per la “garanzia Giovani”, chiesto dall’Ue e che verrà definito entro fine del 2013, denuncia come il dato sulla disoccupazione giovanile sia in costante crescita, mentre diminuisce quello relativo al numero di occupati, che ha perso in un anno oltre due punti percentuali, attestandosi al 13,2%.

“Per identificare ulteriori interventi, è stata costituita una commissione di esperti – annuncia il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini – che entro 45 giorni dovrà proporre specifiche misure con obiettivi a brevissimo, breve e medio termine, anche in vista dell’avvio, a gennaio, del ‘Piano Garanzia Giovani’ voluto dall’Europa per favorire l’occupazione giovanile”.

Ma le critiche al sistema previsto dal Ministero sono forti e giungono da più parti. “Il Governo pensa davvero che un piano per inserire tremila Neet in un corso di formazione risolverà il problema, quando i Neet sono oltre 1,2 milioni in tutta Italia?”, commenta il deputato e coordinatore siciliano di Sel, Erasmo Palazzotto. “Oltretutto, si inseriscono le persone in un campo lavorativo a caso, senza alcun criterio. Cosa c’entra la mia laurea con un posto da saldatore o da commessa? Perché, dopo tanti anni di studi e sacrifici, la mia laurea è valida solo per fare cose che nulla hanno a che fare col mio corso di studi?”.

E mentre l’Ugl prepara una Conferenza Programmatica Nazionale, che si svolgerà a Roma dal 7 al 9 Novembre ed avrà al centro della discussione le soluzioni per la “Generazione Neet”, la Cgil denuncia la gravità della situazione per bocca del suo segretario regionale, Michele Pagliaro. “Il problema dei Neet noi lo abbiamo sollevato da anni, ma solo adesso le autorità iniziano a parlarne. Inoltre, i giovani ad alto tasso di scolarizzazione vanno via dalla Sicilia, e quelli che rimangono sono coloro che hanno perso ogni fiducia”.


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