Ispezione in cella di un trafficante |Nella Bibbia foto di pm e poliziotti - Live Sicilia

Ispezione in cella di un trafficante |Nella Bibbia foto di pm e poliziotti

Episodio inquietante nel carcere di Frosinone. Nella cella di Marcello Lupo, palermitano preso in Francia, c'erano le immagini di chi lo ha arrestato e condannato.

PALERMO – Il narcotrafficante aveva una Bibbia in carcere. All’interno c’erano le fotografie degli investigatori e dei magistrati che lo hanno arrestato e condannato. Un episodio inquietante su cui dovranno fare chiarezza i pubblici ministeri di Caltanissetta a cui sarà girato il resoconto dell’ispezione nella cella di Marcello Lupo detenuto nel penitenziario di Frosinone.

Livore per un fine pena che arriverà fra un paio di decenni oppure Lupo progettava qualcosa? I ritagli di giornale che conservava tra le pagine del testo sacro raffigurano il procuratore capo di Trapani, Marcello Viola, il pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia di Palermo, Maurizio Agnello, il capo della sezione Antidroga della squadra mobile palermitana, Stefano Sorrentino, e i magistrati Agostino Gristina e Raimondo Lo Forti. Hanno tutti incrociato la storia giudiziaria di Lupo, originario di via Porta di Castro ed ex titolare di un’edicola in pieno centro, finito in carcere una prima volta nel 2000 e poi di nuovo nel 2006.

Sette anni fa i poliziotti lo fermarono all’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi. Aspettava un corriere appena sbarcato da Madrid con quattro chili di cocaina purissima nascosta dentro un borsone. Inutile il tentativo di confondere il fiuto dei cani spalmando della senape sui panetti di polvere bianca. Gli investigatori ricostruirono i traffici illeciti mentre davano la caccia latitante mafioso Salvatore Drago Ferrante, esponente della cosca palermitana di Brancaccio.

“Unlucky wolf” – Lupo sfortunato – fu denominata l’operazione proprio dal cognome di Marcello Lupo che ebbe la cattiva sorte di essere notato davanti alla Squadra mobile mentre annotava i numeri di targa di alcune macchine civetta. Gli sequestrarono i fogli e decifrarono dei numeri di telefono argentini. Il resto lo fece l’intelligence della polizia che ricostruì le rotte dei traffici e il ruolo di Lupo che alcuni mesi prima era già stato fermato a Domodossola con ottanta mila euro in contanti in machina dei quali non riuscì a spiegare la provenienza.

Lupo sta scontando delle condanne definitive. Nei giorni scorsi il controllo nella sua cella e il ritrovamento delle immagini dentro la bibbia. Nei ritagli di giornale c’erano le foto di Sorrentino, che gli mise le manette ai polsi, di Viola e Agnello che allora coordinaro le indagini, e di Gristina e Lo Forti che lo condananrono in primo e in secondo grado.

 


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