La dirigente-scrittrice |assolta dopo 10 anni - Live Sicilia

La dirigente-scrittrice |assolta dopo 10 anni

Concetta Cimino (foto Novantacento)

La dirigente, coinvolta nell'operazione di oggi, era già stata arrestata nell'ottobre 1996 e assolta dopo dieci anni. La sua odissea giudiziaria l'aveva raccontata in alcuni libri

Chi è Concetta Cimino
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PALERMO – Concetta Cimino, la dirigente regionale coinvolta nell’operazione, era stata già protagonista di una lunga vicenda giudiziaria. Che si era conclusa con la sua assoluzione. La sua odissea giudiziaria l’aveva raccontata in un libro (“Giustizia in contumacia”) che aveva pure ricevuto un riconoscimento intitolato a Elio Vittorini. Il caso era iniziato nell’ottobre del 1996, quando Cettina Cimino, allora dirigente della Sanità, era stata arrestata, a seguito delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. Venne reclusa per 46 giorni ai Cavallacci di Termini Imerese, esperienza che raccontò in un altro libro, “Fiore di capperi”.

Dirigente dal 1990, la Cimino nel ’92 divenne capo di una task force istituita per monitorare l’utilizzo delle apparecchiature nelle strutture sanitarie siciliane. In quel periodo, in cui era molto esposta anche per via degli ingenti interessi che ruotavano attorno alla Sanità, venne arrestata. “Un mi accusava di avere intascato 500 mila lire al mese per favorire i suoi mandati di pagamento. Eppure quei mandati io non li ho mai fatti, anzi, se ne occupava un altro ufficio”, raccontò lei stessa qualche anno fa a I love Sicilia, quando la sua vicenda giudiziaria si era chiusa con l’assoluzione.

“Solo nel 2000 ci fu l’incidente probatorio, il processo iniziò a giugno del 2003, sette anni dopo quei fatti. Incredibile”, ricostruì la stessa Cimino. I passi, lentissimi, del processo sono narrati nel libro con la cifra del surreale, i giorni passano di rinvio in rinvio, la verità può attendere. Fino al 20 ottobre 2006, quando si aspetta la sentenza. “L’avvocato mi diceva di godere della prescrizione. Io mi alzai e dissi: sono Concetta Cimino e non accetto la prescrizione. Erano le dieci. La sentenza arrivò alle 16,30: assolta perché i fatti non sussistono”.

In questi anni ha lavorato alla Formazione professionale, continuando a scrivere libri e a dipingere. Oggi, per lei, diciassette anni dopo qiel 14 ottobre 1996, si riapre un’altra vicenda giudiziaria.

 


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