Bianchi taglia sulle partecipate |A giorni pronto il bilancio - Live Sicilia

Bianchi taglia sulle partecipate |A giorni pronto il bilancio

Luca Bianchi

Il governo impegna le somme per rinnovare il contratto con Sas che scade il 31 dicembre. Tagli per tre milioni, ma si prevedono altri risparmi anche sulle spese per il personale. Intanto, la spesa della Regione resta bloccata per il rischio di sforamento del patto di stabilità

PALERMO – L’intervento del governo su Sas e partecipate si è materializzato ieri in commissione Bilancio, sotto forma di emendamento alla legge stralcio, quella in cui erano finite le norme espunte da Ardizzone dalle variazioni di bilancio. Alla fine, dopo qualche protesta dell’opposizione, l’emendamento del governo è diventato un disegno di legge autonomo, esitato insieme ad altri due dalla commissione Bilancio, oggi approderanno tutti e tre in Aula. La norma governativa riguarda la Sas e le partecipate regionali. E serve sostanzialmente a sbloccare il rinnovo del contratto tra la regione e la Sas che è in scadenza il 31 dicembre.

La Sas è la maxipartecipata dentro la quale sono finite Multiservizi, Beni culturali spa e Biosphera, un colosso da circa duemila dipendenti. Per la società, la norma del governo impegna 61 milioni annui per il biennio 2014-2015, attingendo dal bilancio triennale 2013-2015. La norma si intitola “Acquisto dei servizi delle società partecipate. Misure in materia di mobilità nelle società partecipate”. Ma di “mobilità” espressamente nella norma non si parla. Si tratta solo di un errore, spiega lo stesso assessore all’Economia Luca Bianchi. Il passaggio che riguarda direttamente il personale è contenuto nel secondo comma. E prevede che i contratti di servizio, stipulati dalla Regione con le sue partecipate (totali o controllate) devono contenere, recita la norma, “apposite clausole volte a prevedere la modifica delle condizioni contrattuali, in applicazione di norme di contenimento della spesa”, il tutto “anche mediante la riduzione delle spese di personale delle società medesime”.

In sostanza, la Regione vuole, anzi deve, spendere di meno per le sue partecipate. E già rifinanziando il contratto con Sas, spiega Bianchi a Livesicilia, è stato previsto un taglio della spesa di circa tre milioni rispetto a quella prevista in passato per le tre società confluite. Ma come procedere alla “riduzione delle spese di personale delle società”? Su questo la norma non dice nulla, restando sul vago. Ridurre di quanto e ridurre come? Di certo, non è prevista la “mobilità” che appare galeotta nel titolo dell’emendamento. Si procederà piuttosto operando sui contratti (nelle società si va un po’ in ordine sparso) e sugli orari, per contenere la spesa, spiega a Livesicilia Bianchi.

La speranza dell’assessore è che le tre leggine sganciate dalle variazioni di bilancio non impegnino troppo a lungo l’Assemblea, visto che si avvicinano i tempi per il bilancio. Che Bianchi conferma di voler depositare già la settimana prossima. E non sarà un bilancio di tagli: “Parlo di rimodulazione della spesa, non di tagli, quelli li abbiamo già fatti l’anno scorso”. L’assessore spera che si possa evitare l’esercizio provvisorio, a cui ormai la Sicilia ricorre da anni. “Sarebbe un bel segnale”, dice Bianchi.

Intanto, però, la spesa regionale resta con il freno a mano tirato. Il problema relativo allo sforamento del patto di stabilità non è ancora stato risolto e al momento la Regione continua a erogare con il contagocce, nell’attesa di ottenere un via libero da Roma su una serie di esenzioni che alleggerirebbero i vincoli permettendo di arrivare al 31 dicembre senza patemi. Domani Bianchi sarà a Roma per approfondire la vicenda, che sta assumendo i contorni del braccio di ferro, coi tecnici del ministero.


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