I siciliani stanno con Angelino| Miccichè e Romano col Cav - Live Sicilia

I siciliani stanno con Angelino| Miccichè e Romano col Cav

Buona parte del gruppo dirigente del centrodestra siciliano si schiera col vicepremier, da Giuseppe Castiglione a Dore Misuraca. All'Ars gruppo diviso, ex An con Berlusconi

LO STRAPPO SULL'ISOLA
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PALERMO – La Sicilia è con Angelino Alfano. I tempi del 61 a zero di Gianfranco Miccichè sono lontani, e infatti l’ex ministro – tornato berlusconiano di ferro – ha scelto di abbracciare il nuovo progetto di Forza italia senza un grosso pezzo dei sostenitori (ormai ex) del leader storico del partito. Micciché, quindi, resta con Silvio Berlusconi. Assieme a lui i ‘falchi’ siciliani Marcello Dell’Utri, Stefania Prestigiacomo e Gabriella Giammanco, ma anche il senatore Vincenzo Gibiino, che definisce l’ex presidente del Consiglio “una guida illuminata che ha deciso di continuare a battersi per il bene di tutti”.

Seguirà il fondatore di Forza italia anche Saverio Romano con il suo ‘Cantiere popolare’, che entra a far parte della riedizione di FI seguito dai suoi, fatta esclusione per Antonello Antinoro. Ma è tutto. Perché il grosso del gruppo dirigente del centrodestra siciliano ha giurato fedeltà al ministro Alfano. Una terra di ‘colombe’. Giuseppe Castiglione e Dore Misuraca, tanto per cominciare. Quest’ultimo, ad esempio, ha scritto: “Siamo tutti insieme al ministro Alfano, abbiamo tentato sino alle fine di mantenere il nostro partito coeso e forte. Ritengo che i veri eredi degli ideali e dei valori di Forza Italia siamo noi, non avezzi ad estremismi e soprattutto saldi con la mente, il cuore ed entrambi i piedi nel centrodestra”.

Ma probabilmente ci sarà anche l’ex capogruppo dei senatori Pdl Renato Schifani, che ieri si é dimesso dalla guida del gruppo parlamentare e la ‘schifaniana’ Simona Vicari, che oggi non è presente al consiglio nazionale forzista. Un fronte che – se si contano i sostenitori dei dirigenti citati – è sicuramente maggioritario. Ma la spaccatura del Pdl, sugli equilibri del gruppo all’Assemblea regionale potrebbe ‘pesare’ allo stesso modo su entrambi i piatti della bilancia: su dieci parlamentari iscritti al gruppo ‘Il Popolo delle libertà – verso il Ppe’, infatti, quattro o cinque aderiranno a Forza italia. Sono gli ex An Marco Falcone, il vicepresidente Ars Salvo Pogliese, Giorgio Assenza, Giuseppe Milazzo e potrebbe aggiungersi anche il siracusano vicepresidente della commissione Bilancio Vincenzo Vinciullo. Cinquanta e cinquanta, quindi, perché invece il resto del gruppo resterà fedele al ministro dell’Interno.

Già qualche settimana fa, quando si iniziò a parlare di spaccatura, camminando per i corridoi del gruppo all’Ars si incontravano molti deputati che, senza troppi giri di parole, dicevano: “Noi siamo con Alfano, sempre e comunque”. Tra questi il capogruppo Nino d’Asero, Nino Germanà, e Francesco Cascio. Una spaccatura, quindi, iniziata tempo fa, e che ha già fatto litigare a Palazzo dei Normanni per esempio quando si è parlato di sfiducia al governo di Rosario Crocetta, con una parte dei deputati pronta a firmarla immediatamente (proprio i berlusconiani) e una, guidata invece dal capogruppo D’Asero, che era contraria. E anche all’Assemblea, adesso, il gruppo potrebbe dividersi. Nel vero senso della parola. “Fondare un nuovo gruppo? Ci stiamo riflettendo, ma lo ritengo abbastanza probabile – ha risposto a Livesicilia Marco Falcone -, d’altrocanto siamo il 50 percento”. Ma c’è anche chi, invece, fuori dalle mura del Palazzo non si è ancora schierato ufficialmente, come per esempio il senatore ed ex parlamentare regionale Francesco Scoma, che però stamattina era al Consiglio nazionale e quindi probabilmente aderirà a Forza Italia. In Sicilia, insomma, saranno giorni di fermento.

“Condivido il progetto del presidente Silvio Berlusconi, che stamane ha lanciato la nuova Forza Italia”. È quanto afferma l’europarlamentare del Ppe, Salvatore Iacolino, che oggi a Roma ha partecipato al Consiglio nazionale del Pdl. “Forza Italia – sottolinea l’europarlamentare siciliano – è un movimento nato in mezzo alla gente. Ed è dai territori e dai bisogni del popolo che dobbiamo ripartire. Dico sì ad un movimento che si colloca nel Partito popolare europeo e vuole rimanerci, portando avanti i valori in cui crede: la famiglia, il lavoro e la sana imprenditoria. Dialogheremo con tutte le forze moderate per vincere le elezioni, a partire da quelle Europee”. “Forza Italia – conclude Iacolino – sosterrà il governo nazionale, ma lo incalzerà in maniera costante su fisco, economia e giustizia, nell’interesse esclusivo dei cittadini”.

 


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