Turismo sportivo italiano| La Sicilia è fanalino di coda - Live Sicilia

Turismo sportivo italiano| La Sicilia è fanalino di coda

Seconda la società di consulenza turistica l'isola si attesta al terzultimo posto per numero di società e associazioni sportive, al pari della regione Lazio. Prime posizioni tutte appannaggio del nord Italia.

il dato della jfc
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PALERMO – Nell’ “Italia dello sport” la Sicilia è, a pari punti con il Lazio, la terzultima regione per numero di società sportive. Il dato è emerso dallo studio della Jfc, nota società di consulenza turistica, che ha evidenziato la grandissima rilevanza del turismo sportivo sul suolo nazionale seppur sia sviluppato a macchia di leopardo. Ogni anno infatti proprio gli eventi sportivi sono in grado di muovere un cospicuo giro d’affari riuscendo ad attrarre anche numerosi turisti provenienti dall’estero.

Manifestazioni, gare, stage, percorsi in mountain bike, trekking ed equitazione sono soltanto alcune delle attività che annualmente attraggono gli appassionati, anche a livello interregionale, e gran parte degli eventi a queste connessi sono organizzati e promossi proprio dalle società sportive presenti sul territorio. La loro presenza e costante fioritura è quindi – come evidenziato dai risultati dello studio – sintomo di un crescente interesse verso lo sport ma anche un segnale positivo sotto il profilo turistico ed economico. Nel quadro italiano però – come dicevamo – le differenze tra regione e regione sono più che evidenti.

Su un totale di 73950 associazioni e nuclei sportivi riconosciuti dal Coni in tutta Italia, al primo posto si colloca infatti la Valle d’Aosta con 277 società ogni centomila abitanti seguita dal Trentino Alto Adige con 195. Molto male invece per il sud dello stivale con la Campania all’ultimo posto, con sole 77 società ogni centomila abitanti, la Puglia con 82, Sicilia e Lazio con 101. Tutto lo stivale sembra però accomunato da alcune problematiche. Tra di queste, le maggiormente evidenziate dallo studio jfc, sono state la ncessità di più palazzetti dello sport e di strutture in genere rivolte all’accoglienza degli sportivi, l’ammodernamento di quelle già esistenti, l’esigenza di una maggiore collaborazione con la pubblica amministrazione e infine la riduzione dei costi di tali servizi con la definizione di tariffe agevolate.


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