Monreale, il "miracolo" del bimbo che non camminava| La madre: "Stupiti anche i terapisti" - Live Sicilia

Monreale, il “miracolo” del bimbo che non camminava| La madre: “Stupiti anche i terapisti”

La cittadina normanna alle porte di Palermo gioisce dopo la notizia resa nota da padre Giuseppa Salamone, rettore del Santuario della Collegiata. Una mamma messinese ha strofinato del cotone che un'amica le aveva donato: era stato passato sul Santissimo Crocifisso. E Andrea, affetto da una malattia dalla nascita, ha cominciato a camminare dopo tre anni e mezzo. "La fede ha restituito la felicità a questa famiglia", dicono i frequentatori della chiesa monrealese.

PALERMO – Fu circondato dalle fiamme nel marzo del 1985, ma restò praticamente intatto. Restaurato pochi mesi dopo, rappresenta un’antica tradizione per i monrealesi, legata da almeno quattrocento anni al rito della “Calata dei veli”. E’ il Santissimo Crocifisso del Santuario della Collegiata di Monreale, protagonista in questi giorni di una storia che ha portato stupore e gioia nella cittadina normanna.

La vicenda arriva però da Messina, dove un bambino di tre anni e sette mesi con gravi difficoltà motorie, ha cominciato a camminare. Andrea si è alzato all’improvviso. Facendosi strada tra i mobili di casa ha percorso qualche metro. Da solo, senza l’aiuto dei tutori doveva indossare per camminare. In seguito ad una grave sofferenza respiratoria dopo la nascita, era stato ricoverato e poi dimesso con una diagosi pesante: asfissia con conseguente paralisi cerebrale.

Da qui, una diplagia al braccio e alla gamba destra e l’impossibilità di muoversi. Fino a qualche settimana fa. Un sogno diventato realtà quello di una madre messinese che adesso urla al miracolo: lo stupore davanti a quei “primi passi” del suo bambino si è trasformato ben presto in gioia e rappresenta “L’amore infinito di Dio, che ascolta sempre le preghiere dei suoi figli. Non bisogna mai perdere la speranza, ma continuare a pregare e ad invocare la sua grande misericordia”.

Queste le parole della donna, M.F, che vive nella città dello Stretto con il suo bimbo, l’ultimo di tre figli. La famiglia del piccolo si è recata a settembre al Santuario della Collegiata di Monreale, dove è custodito il santissimo Crocifisso. L’ha ringraziato e poi ha inviato una lettera a padre Giuseppe Salamone, che ha reso nota la notizia. Il piccolo Andrea avrebbe cominciato a camminare dopo essere entrato in contatto con del cotone sfregato dalla madre sue gambe.

Qualche giorno prima era stato consegnato alla donna da un’amica che l’aveva sfregato sul crocifisso. “L’aveva vista molto giù – racconta padre Giuseppe – e le ha donato quel pezzettino di cotone per aiutarla”. E così la speranza e la fede si sono unite. E si sono trasformate in felicità quando il bimbo si è alzato in piedi.

“Non credevamo ai nostri occhi – ha scritto la donna – visto che pochi giorni prima io e mio marito avevamo visto peggiorare la posizione del piede destro di Andrea. Neanche i terapisti riescono a spiegarselo.”. Un miglioramento improvviso per Andrea, che adesso si affaccia ad una nuova vita. “Ho ringraziato il Santissimo Crocifisso per avermi fatto la grazia – aggiunge la donna – perché finalmente ho visto mio figlio camminare da solo”.

“Chi ha fede sa che queste cose esistono, chi è scettico forse non è abbastanza predisposto”, dice una fedele uscendo dalla chiesa di Monreale. Il Santissimo Crocifisso per noi rappresenta una tradizione da centinaia di anni, è un punto di riferimento”.

“A lui affidiamo le nostre preghiere, da lui ci sentiamo ascoltati”, aggiunge un’altra donna anziana, che abita a due passi dal Santuario della Collegiata. Se fosse davvero un miracolo nessuno si stupirebbe, non è la prima volta che qualcosa di impossibile ha un risvolto inaspettato. Adesso non spetta a noi definirlo miracolo o meno, l’importante è che questo bambino abbia una vita felice”.


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