PALERMO – “Proclameremo il lutto cittadino. Giuseppina Iacona era una persona squisita”. Al Comune di Blufi è in corso una riunione d’emergenza: il sindaco Calogero Brucato, il vicesindaco Giuseppe Emilio Lio e il presidente del consiglio comunale Palmerio Messineo sono riuniti con i carabinieri. “Stiamo cercando di capire cosa sia successo – spiega Lio -. Siamo molto scossi”.
“Scosso” è l’aggettivo che il vicesindaco usa più di frequente. Lo alterna a un altro dal significato equivalente: “Sbigottito”. “Perché qui a Blufi – dice al telefono in una pausa della riunione – non era mai successa una cosa del genere”. Lio ne è certo: “Il nostro paese è sempre stato tranquillo. Le forze dell’ordine hanno sempre presidiato con grande attenzione il territorio. I carabinieri di Petralia, che operano a Blufi, sono sempre molto solerti”.
Poca delinquenza, occasionali crimini e nient’altro. “Al massimo – spiega il vicesindaco – abbiamo avuto qualche furtarello di poco conto, magari in campagna. Tre mesi fa ce n’è stato uno, ad esempio”. Eppure Porcello era un volto noto in paese: “Molto noto – prosegue il vicesindaco -. Era stato in carcere a lungo, poi è tornato in paese. In estate, però, era stato arrestato di nuovo”.
La vittima, invece, era madonita d’adozione. “La dottoressa Iacona – afferma il numero due dell’amministrazione comunale – era qui in paese da quarant’anni”. Cresciuta a Carini, la vittima si era trasferita sulle Madonie negli anni Settanta: “Ed era una persona straordinaria – chiude Lio -. Sempre col sorriso sulle labbra, sempre pronta a dare un consiglio o una parola di comprensione. Vedremo quando saranno i funerali. Ma certo, proclameremo il lutto cittadino. Siamo scossi. Molto scossi”.
