Vizzini: "Per i boss ero inaffidabile" - Live Sicilia

Vizzini: “Per i boss ero inaffidabile”

Carlo Vizzini

La nota.

Il processo
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PALERMO – “Il collaborante Giuffrè ha oggi affermato al processo per la trattativa Stato-mafia, ‘Vizzini era punto di riferimento per le assunzioni alle Poste’. Lo stesso Giuffrè, ieri, aveva detto, come dal dicembre del 1991, Cosa nostra aveva deciso la mia eliminazione fisica in quanto inaffidabile”. Lo afferma l’ex parlamentare Carlo Vizzini. “Ora, dato che la mia guida al ministero delle Poste inizia nel maggio 1991, – aggiunge – è evidente che l’essere considerato inaffidabile, e quindi da eliminare solo dopo pochi mesi, dimostra con chiarezza che non ero stato in nessun modo avvicinabile”.

“Basterebbe, peraltro, riscontrare la mia attività contro la mafia in quegli anni fatta di scelte politiche ed atti. – osserva – Questo contrasto della mafia ha rappresentato un impegno continuo e coerente della mia vita politica e proprio per questo prima e dopo dei passaggi legati al 1992 sono sempre stato soggetto a intimidazioni, minacce, proiettili, teste di capretto e ben due tentativi di attentati. Il primo presso la mia abitazione di Palermo ed il secondo presso la mia segreteria politica”.

(Fonte ANSA)

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