PALERMO– Una organizzazione criminale che avrebbe acquistato veicoli da rottamare per poi utilizzarne la documentazione originale e i contrassegni identificativi come telaio e targhetta per riciclare identici veicoli, per tipo e modello, di provenienza illecita è stata smantellata a Palermo. I veicoli sarebbero stati venduti in un noto autosalone o tramite siti specializzati.
La polizia stradale ha effettuato alcuni arresti le accuse sono di riciclaggio e ricettazione di auto, truffe alle compagnie assicurative e falsi incidenti stradali. L’operazione è iniziata nel 2013 ed è stata chiamata “New Life”, vedendo impegnati, per più di un anno, gli investigatori della stradale in una complessa ed articolata attività investigativa.
In arresto Giuseppe Megna, Giuseppe Castelli, Orazio Fiorentino, Rita Di Piazza, Giuseppe Taormina, Salvatore Messina. Solo Megna è stato rinchiuso in carcere, gli altri si trovano agli arresti domiciliari. Tredici i denunciati a piede libero.
Il modus operandi della banda si basava sull’acquisto tramite vari siti internet di auto gravemente incidentate che venivano intestate a terze persone, che ignare o d’accordo con l’organizzazione, risultavano così proprietarie dei mezzi. “Gli stessi veicoli venivano successivamente ripristinati tramite parti di ricambio che provenivano da auto rubate – spiega il comandante Lorenzo Ragona – e venivano utilizzati dopo un’abile attività di contraffazione del numero di telaio ed immessi sul emrcato tramite l’autosalone “Car Import” di Bonagia o siti on line.
