Sportelli multifunzionali: | mistero sui lavoratori - Live Sicilia

Sportelli multifunzionali: | mistero sui lavoratori

Circa 200 lavoratori degli Sportelli, assunti dopo il 2008, sono rimasti fuori dal progetto Spartacus. Al loro posto sono arrivati dipendenti di vari enti di formazione, che svolgevano mansioni diverse ma erano iscritti all'Albo unico. E non mancano i dubbi e i sospetti.

PALERMO – Chi è subentrato al posto di quei duecento lavoratori lasciati fuori dalla porta? L’ultimo giallo attorno agli sportelli multifunzionali riguarda il personale. E getta ombre sulle modalità di selezione dei lavoratori trasferiti al Ciapi. Ombre che non sono state diradate nemmeno ieri, quando in commissione Lavoro all’Ars si è atteso, invano, l’arrivo della dirigente Anna Rosa Corsello. “Ma come al solito, non si è presentata”, ha commentato amaro il presidente della Commissione Marcello Greco.

Così, alla vista del dirigente del Ciapi di Priolo Luciana Rallo, i deputati hanno fatto qualche domanda di rito. Dopodiché si sono alzati e sono andati via. I dubbi, “quei “ dubbi, non potevano essere sciolti dalla direttrice dell’ente che ha preso in carico 1.800 nuovi lavoratori. Lavoratori inseriti nel cosiddetto progetto “Spartacus”, che costerà alla Regione qualcosa come 36 milioni di euro l’anno. Ottomila euro l’ora.

Ma cosa avrebbero voluto chiedere i parlamentari alla Corsello? L’ultimo dubbio riguarda la selezione dei lavoratori trasferiti al Ciapi di Priolo. Il bando prevedeva il passaggio di circa 1.780 dipendenti. Il numero complessivo dei lavoratori degli sportelli multifunzionali fino al 30 settembre scorso. Al Ciapi di Priolo ne sono arrivati effettivamente circa 1.760. Eppure, più di duecento sono rimasti fuori. Insomma, i conti non tornano. E adesso deputati di maggioranza e di opposizione vogliono vederci chiaro.

“Chiediamo – affermano ad esempio i deputati del Partito dei siciliani Giovanni Greco e Giovanni Lo Sciuto – chiarimenti sulla tutela dei dipendenti degli Sportelli assunti dopo il 2008, esclusi dal progetto Spartacus, in quanto non in possesso del requisito dell’iscrizione all’albo della Formazione e sostituiti dai lavoratori provenienti dall’ambito degli interventi formativi. In merito chiediamo lumi in relazione ai criteri di scelta di quest’ultimi. Si tratta – proseguono – di circa 200 persone il cui destino è in bilico. Molti dei quali madri e padri di famiglia che hanno prestato servizio per anni e che adesso si ritroveranno senza un lavoro. Per questo – concludono – chiediamo al presidente Crocetta di agire per come ha sempre professato ‘tutelare i lavoratori e le loro famiglie’”.

I deputati chiedono “lumi” sui criteri di scelta, appunto. Il meccanismo, di per sé, è semplice: il trasferimento dei lavoratori al Ciapi presupponeva l’iscrizione nell’albo degli operatori della Formazione. Un albo unico, che non fa distinzione tra coloro i quali lavoravano nelle attività formative e quelli che lavoravano negli Sportelli. Così, alla fine, “sportellisti” con tanto di iscrizione nell’albo, ne sono saltati fuori meno dei 1780 previsti. Il resto dei posti, invece di essere ricoperto da chi, fino al mese scorso, faceva quel lavoro, è stato coperto da altri lavoratori. Presi da enti di Formazione, dove svolgevano, magari un altro ruolo, come quello di formatore.

“Si tratta – dice infatti il presidente della commissione Lavoro, il deputato di Drs Marcello Greco – si una impropria invasione del settore della Formazione in quella che è, invece, una questione che riguarda l’assessorato al Lavoro. Il peccato originale – prosegue Greco – sta nella predisposizione di un bando che, inserendo il requisito dell’appartenenza all’albo dei formatori, confonde le idee. E su questo fatto chiederemo spiegazioni all’assessore. Una cosa è certa: dobbiamo fare in modo che gli ‘esclusi’ trovino posto negli Sportelli, magari attraverso i fondi del Piano giovani. Perché quei lavoratori al momento sono fuori solo perché al loro posto sono arrivati quelli della Formazione”.

Ma chi è arrivato al posto degli “esclusi”? E come è stato selezionato? Anche su questo tasto, i dubbi sono tanti. E tra le voci che si inseguono tra i corridoi dei Palazzi, ecco quella che parla di lavoratori individuati non proprio in maniera ‘oggettiva’. Si parla persino di ex direttori di enti, in alcuni casi sponsorizzati da qualche sindacato.

“Questo non so dirlo – puntualizza il deputato del Pd Mariella Maggio – abbiamo richiesto al governo l’elenco dei lavoratori trasferiti al Ciapi di Priolo. E ancora attendiamo una risposta. E ne attendiamo più di una, a dire il vero. Il bando degli Sportelli, infatti, non faceva che ‘fotografare’ una situazione. E avrebbe dovuto portare quelli che fino al giorno primia svolgevano il lavoro agli sportelli alla prosecuzione di quelle mansioni. Una scelta politica, però ha disposto che rimanessero fuori quelli assunti dal 2008 in poi. Senza verificare, magari, che tipo di contratti avessero in atto questi lavoratori. Così – prosegue l’ex sindacalista Cgil – le maglie si sono allargate e sono entrati altri, al posto loro. E qui, ecco i nostri dubbi. Secondo quale criterio è stato integrato l’elenco dei 1780 lavoratori?”. Come sono stati scelti, insomma, i formatori da inserire nell’elenco degli “sportellisti?”


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