Romance Frames |Musica e parole - Live Sicilia

Romance Frames |Musica e parole

Si terrà il 6 dicembre al Centro Culture Contemporanee zo di Piazzale Asia.

 

Spettacolo
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CATANIA – Arriva al centro Culture Contemporanee Zo di Catania Romance frames, la straordinaria performance nata dal genio creativo della coreografa e danzatrice Emma Scialfa. Lo spettacolo interpretata da Alessandro Caruso, Simona Fichera e Giuliana Cocuzza, sarà ospite del Centro Zo di piazzale Asia 6, sabato 6 dicembre, alle ore 21 (Biglietto/intero 10 euro/Ridotto 8 euro).

Un tributo al grande schermo e alle storie d’amore che hanno raccontato attraverso i capolavori del cinema della Hollywood degli anni Cinquanta o la nouvelle vague francese così come il neorealismo italiano, gioielli indimenticati da cui sono stati tratti spezzoni audio, dialoghi, rumori e colonne sonore mescolati ad hoc per fare da leit motiv ad uno spettacolo godibile e appassionante.

“Romance frames è una partitura di danza cinematica, movimento, musica, parola e gesto recitato, un viaggio all’interno della storia del Cinema, delle sue suggestioni rivissute in una nuova costruzione sensibile, che lo utilizza come vera materia d’esperienza, cercando di riviverne e ricrearne senso e contenuto”, racconta la coreografa etnea, che firma lo spettacolo insieme al videomaker romano Claudio Fausti.

In Romance frames l’immagine delle pellicole è sì svanita ma trattenuta nell’immaginazione che dà vita al percorso scenico, come a partire da un suo profondo eco radiofonico od orchestrale: è il cinema ricordato: una notte insonne,

tra sogno e veglia, utilizzando i passaggi sonori, i frammenti di dialogo, i rumori, le musiche, perché si restituisca in movimento danzato ed interpretazione la loro situazione emotiva, senza riferimenti diretti.

“Protagonista di Romance frames è il Cinema raccontato– spiega Fausti, autore e regista di documentari e fiction per la Rai – In scena i tre danzatori protagonisti porteranno una sorta di coreografia del discorso amoroso: si è scelto infatti di partire dalla situazione amorosa , non tanto dal film d’amore vero e proprio, attraversata in diversi modi dal testo filmico frammentato, ed intesa in senso ampio di “avventura romanza”, quella personale avventura del cuore delle donne e degli uomini in cui scava il viaggio di Romance Frames, viaggio di incontro e abbandono, paura e gelosia, disprezzo e coraggio, monotonia, l’eros, il mistero, la provocazione e non ultima, la solitudine delle passioni.

Romance frames è dunque immersione nella “materia critica” della esperienza amorosa filtrata e suggerita dal cinema. Un cinema che qui è liberato dal suo tentativo, disperato, di costruire esteticamente l’avventura umana nell’epoca della riproducibilità tecnica dell’immagine in movimento, riproducibilità sempre più inutilmente perfetta prima, e sostituita dall’immagine digitale elaborata direttamente al computer poi.

La sfida umanistica delle immagini è persa, quella di far parlare criticamente i sogni da cui prendevano forma forse no: Romance frames.

 


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