Bellini, corteo funebre |contro i tagli regionali - Live Sicilia

Bellini, corteo funebre |contro i tagli regionali

Ieri sera, prima dellinizio dell'opera di Donizetti Lucia di Lammermoor, è andata in scena la singolare protesta dei dipendenti del Teatro Massimo Bellini di Catania, accompagnata da una marcia funebre. Proclamato lo sciopero per i concerti del 14 e 15 dicembre.

La protesta ieri sera prima del concerto

CATANIA – Sulla stagione 2013 del Bellini cala il sipario a suon di protesta. Una bara, le maestranze vestite di nero e le note di una marcia funebre di Chopin suonata dall’orchestra, così i lavoratori del teatro Massimo hanno messo in scena la loro denuncia contro i tagli dei fondi previsti dalla Regione Siciliana e la mancata nomina del nuovo Consiglio di amministrazione dell’Ente. Una protesta simbolica che evoca uno scenario che in tanti temono: la chiusura del Massimo Bellini. Il mandato del commissario Alessandro Diliberto è scaduto da pochi giorni ma nulla è cambiato: stipendi arretrati, somme vanamente attese da mesi e nessuna nomina del Cda. Solo una cosa persiste: la paura che la nuova stagione lirica non vedrà mai la luce. I lavoratori del teatro hanno così deciso di ritardare di trenta minuti la rappresentazione dell’opera di Donizetti Lucia di Lammermoor e di cimentarsi in un corteo funebre di protesta. Subito dopo, i rappresentanti sindacali hanno letto un comunicato rivolto ai vertici del governo regionale e al sindaco Enzo Bianco (presidente del teatro). I dipendenti hanno ricordato alla città che “non percepiscono gli stipendi dal mese di settembre per le inadempienze dell’amministrazione che non ha approntato per tempo il bilancio consuntivo 2012 e anche perché la Regione non ha ancora completato l’erogazione della prima semestralità”. Sul banco degli imputati c’è la Regione, rea di avere “più volte approvato tagli di spesa alla contribuzione dell’Ente, compromettendo la stabilità finanziaria, la qualità artistica e i livelli occupazionali”.

I lavoratori non escludono di mettere in scena altre forme di protesta se la situazione non venisse sbloccata. Il loro appello si somma a quello lanciato nel pomeriggio di ieri dal primo cittadino catanese. “Scaduto il mandato del Commissario non c’è ancora il Consiglio d’amministrazione e questo è estremamente rischioso perché un teatro lirico è una creatura delicatissima”, ha detto Bianco.

Il sindaco spinge affinché si nomini presto il Cda del teatro. “La mancanza di una guida rischia di creare problemi alla nuova stagione: occorre, dunque, che tutti facciano finalmente la propria parte per il bene del Massimo, come hanno fatto fino adesso i lavoratori, che tra grandi difficoltà hanno garantito la qualità artistica di concerti e spettacoli”. “Si deve comprendere – ha affermato Bianco – che il Bellini è uno dei beni più preziosi che Catania possiede e rappresenta il nostro orgoglio, la nostra identità, la nostra stessa storia”. Insomma, il tempo stringe. A tal proposito le sigle sindacali di categoria, che hanno proclamato lo sciopero per i concerti del 14 e del 15 dicembre, hanno richiesto un incontro urgente al presidente della Regione Sicilia e al sindaco Bianco.

 

 

 


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