Metalli pesanti nelle urine dei bambini | di Milazzo e della valle del Mela - Live Sicilia

Metalli pesanti nelle urine dei bambini | di Milazzo e della valle del Mela

Le associazioni chiedono l'intervento delle autorità e una bonifica della zona.

Indaga la procura di barcellona pozzo di gotto
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MILAZZO (MESSINA) – Cromo e cadmio nelle urine e spaventose anomalie nello sviluppo degli organi genitali nei bambini di Milazzo, Pace del Mela e San Filippo del Mela. È quanto emerge dai risultati di uno studio eseguito dall’istituto di Tossicologia dell’Università di Messina e certificato dall’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità), che ha accertato la presenza di metalli pesanti nelle analisi nei ragazzini della zona. Questi documenti sono stati acquisiti dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, che ha aperto un’inchiesta sulla questione ambientale della Valle del Mela, area dichiarata “Zona ad elevato rischio di crisi ambientale” per via degli elettrodotti e di un grosso polo industriale che insistono su tutto il territorio messinese.

Nella sua relazione Francesco Squadrito, ordinario di Farmacologia presso l’Università di Messina, ha illustrato i risultati delle attività di bio-monitoraggio svolte nell’area di Milazzo-Valle del Mela. Lo studio mette a confronto 200 bambini di Pace del Mela, Giammoro e Milazzo di età compresa tra i 12 e i 15 anni, con i coetanei residenti a Montalbano Elicona. L’esito ha rivelato una verità sbalorditiva: 31 di loro infatti, presentavano nelle urine cromo e cadmio, metalli pesanti che, in quantità eccessive, possono colpire l’apparato riproduttore provocando impotenza, problemi agli organi e, in casi estremi, addirittura la morte. I bambini della Valle del Mela, insomma, messi a confronto con i coetanei di Montalbano Elicona, risultavano completamente diversi, con valori sballati rispetto alla norma.

“Anche questo ulteriore studio dimostra che la salute degli abitanti dell’intera area di Milazzo e della Valle del Mela è ad alto rischio – dice Peppe Maimone, presidente dell’Adasc (Associazione per la Difesa dell’Ambiente e della Salute dei Cittadini) -. Ci preoccupa che le nuove generazioni possano essere i malati e i morti di domani. Per questo è essenziale una seria attività di bonifica e risanamento dell’interno territorio. Le istituzioni – conclude – non possono più restare a guardare e devono intervenire urgentemente applicando una governance che miri sono alla difesa della salute pubblica e dell’ambiente”. Pasquale Andaloro, focal point dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, non è affatto sorpreso dei risultati: “Si tratta dell’ennesima conferma che il comprensorio del Mela è fortemente inquinato in tutte le sue matrici e che ormai anche i bambini sono contaminati dai metalli pesanti con gravissime ripercussioni sulla loro salute. Tutto questo – conclude – è stato scientificamente dimostrato ormai da molti anni, ma nessuna delle autorità competenti è mai intervenuta concretamente e non è stato mai approvato il Piano di Risanamento. Per questo facciamo l’ennesimo appello al Ministero della Salute ed al Ministero dell’Ambiente, prima che sia troppo tardi”.


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