"Voglio un milione, lo darò in beneficenza | Crocetta mi ha deluso, vado all'opposizione" - Live Sicilia

“Voglio un milione, lo darò in beneficenza | Crocetta mi ha deluso, vado all’opposizione”

Il deputato regionale Riccardo Savona

Parla Riccardo Savona: "Sono stato offeso pesantemente. Un presidente della Regione deve fare attenzione a ciò che dice. Adesso, dovrà spiegare quelle cose ai giudici. Ho sostenuto per un anno un governo che parlava di rivoluzione ma alla fine ha concluso poco o nulla. Per questo, ho deciso di lasciare la maggioranza".

PALERMO – Quelle parole avevano lasciato il segno fin da subito. La “cacciata” da parte del presidente della Regione (“c’è qualcuno in platea che non è degno di stare qui”), in occasione della convention di quello che era ancora il “suo” partito, non gli era andata giù. Adesso, l’ex deputato regionale dei Drs Riccardo Savona ha deciso di passare alle “vie di fatto”.

Vale a dire?
“A seguito delle gravi, inaudite e gratuite affermazioni rivoltemi qualche mese fa, ho dato mandato all’avvocato Raffaele Della Valle, del Foro di Milano ed all’avvocato Diego Ferraro, del Foro di Palermo, di citare il Presidente della Regione per diffamazione. Lo dovevo ai miei tanti elettori, alla mia famiglia, a me stesso. Non potevo lasciar correre un messaggio come quello che si è inteso trasmettere ai siciliani, non me lo sarei mai perdonato”.

Proprio non è riuscito a digerire quelle parole…
“Io credo che chi detiene ruoli istituzionali non può non essere attento a ciò che dice. E’ imperdonabile che il Presidente della Regione in carica ordisca simili congetture a danno in un deputato eletto dal popolo. Se ne assuma la responsabilità davanti ad un giudice”.

Insomma ha proprio deciso: porterà il governatore in tribunale.
“Bisogna avere il coraggio di reagire ad un clima da caccia alle streghe appositamente creato da chi non accetta divergenze di opinioni, diversità di vedute. Oggi il clima politico è viziato da chi pensa di detenere lo scettro della verità, sentendosi incolume da qualsivoglia responsabilità. Personalmente ho una storia ed un’onorabilità da difendere. E le tutelerò in Tribunale”.

Dove chiederà anche un risarcimento da un milione di euro…
“Ci tengo ad affermare che, l’eventuale risarcimento danni ottenuto dalla mia azione giudiziaria sarà devoluto in beneficienza”.

Sarebbe comunque un epilogo imprevedibile se pensiamo a pochi mesi fa. Lei aveva “sposato” il progetto dei Democratici e riformisti proprio per sostenere il governo di Rosario Crocetta.
“Sì, ho fatto parte per circa un anno della maggioranza che ha sostenuto il governo in carica. Erano tante le aspettative, si parlava di rivoluzione. Ma la vera rivoluzione che rischiamo di subire è quella dei siciliani contro la Politica tutta. Non è stata varata una sola norma riguardante lo sviluppo in un anno. Le imprese fallite non si contano più, l’economia collassa giorno dopo giorno nell’assoluta improvvisazione di chi detiene ‘lo scettro’. Non c’è settore economico e sociale che non avverta la mancanza di politiche volte al recupero di una visione di crescita e di inversione di tendenza”.

Lei dipinge la Sicilia come una pentola in ebollizione…
“Poco tempo fa, vorrei ricordarlo, abbiamo assistito ad una manifestazione sindacale alla quale hanno partecipato migliaia di operatori stremati dall’incapacità di individuare serie azioni di ripresa. I laboratori d’analisi minacciano il licenziamento dei propri addetti, le società partecipate continuano a navigare a vista e ad essere commissariate sine die, sugli addetti agli ex sportelli multifunzionali regna l’incertezza più assoluta, sui precari degli Enti Locali il Governo sembra navigare a vista, della bozza di Bilancio neanche l’ombra… la Sicilia in effetti è una polveriera pronta ad esplodere”.

Eppure, fino a poche settimane fa c’era anche lei tra i partiti della maggioranza. Qualche mea culpa?
“Purtroppo siamo rimasti ostaggio delle beghe legate ai rapporti tra Pd e Megafono per un tempo immane, abbiamo assistito alle dimissioni di alcuni assessori che continuano però a far parte della Giunta come se nulla fosse, creando precedenti istituzionali gravissimi ed irreparabili nella completa, impietosa irresponsabilità di molti. Si ha l’impressione che non esista un solo argomento importante che leghi i partiti che compongono la maggioranza. Il caso Humanitas ne è la dimostrazione più plastica, ma le contraddizioni vanno oltre”.

Anche per questo, insomma, lei ha deciso di lasciare la maggioranza…
“Con questi presupposti non si può che stare all’opposizione”.


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