Convention Ncd a Roma |Alfano: siamo diecimila - Live Sicilia

Convention Ncd a Roma |Alfano: siamo diecimila

Angelino Alfano

Angelino Alfano ha presentato il Nuovo Centrodestra negli studios di via Tiburtina nella capitale. Presente al completo il seguito siciliano.

IL NUOVO PARTITO
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ROMA – Simona Vicari è commossa, e guarda “Angelino” come fosse Berlusconi. Dore Misuraca è poco dietro, pronto ad abbracciarlo. Sono le 17:30, siamo agli Studios di via Tiburtina, ed è appena finita la prima convention del “Nuovo Centrodestra”. “Mi scuso con tutti voi, ci avevano detto che il posto era da 6 mila, non avevamo calcolato che saremmo stati in diecimila”. È il giorno della consacrazione di Angelino Alfano, e del nuovo centrodestra.

Gli Studios di via Tirburtina sono stracolmi di gente. Gente che è arrivata da tutta Italia: dalla Lombardia alla Sicilia, passando per la Calabria, la Puglia, e la Campania, ovviamente il Lazio. Giovani, meno giovani, non c’è distinzione: la platea ・eterogenea. Sono tutti lì per Angelino, il beniamino, il nuovo leader del centrodestra, afferma con vigore una palermitana. Il leader che ha illuminato per oltre un’ora il popolo che un tempo osannava Silvio Berlusconi. Con un discorso da uomo di governo, che tiene dentro tutto un patto con la sinistra governista per le riforme istituzionali e per una nuova legge elettorale, ma anchela riforma liberale del mercato del lavoro, e la riforma della giustizia. Proprio sulla giustizia il delfino si lascia scappare un’affermazione che di certo solleverà un polverone con gli (ex) amici di Forza Italia: Sulla giustizia siamo per una riforma che in primo luogo aggiusti il fatto che il nostro e’ l’unico paese in cui rischi di finire in carcere da presunto innocente senza una condanna o un processo, per poi essere assolto. O il contrario, di essere condannato in via definitiva e non scontare la pena. Si riferisce anche a Silvio Berlusconi? Non ・dato sapere. Fra i partecipanti si leva un grosso e grasso applauso. E un militante del nord, poco vicino la zona dei giornalisti, ci scherza su: ォLa frase di Alfano vale per tutti quelli che hanno meno di 75 anni. Amen.

La narrazione dell’agrigentino è coinvolgente. L’ex delfino supera la prova di maturità. Perché «questa è una squadra, e noi come nel film di Al Pacino “Ogni maledetta domenica”, noi vinceremo con il collettivo, con la forza del nostro cuore”. Alfano ricorda la prima volta che gli tremarono le gambe: “Ero al Liceo, e mi candidai al Consiglio di Istituto. Mi trovai davanti un migliaio di studenti, ma dissi poche parole: che quella scuola doveva essere migliorata non contrastando il preside e i professori. Fin da bambino ero per il rispetto delle istituzioni». Ad alcuni gli scappa una lacrima, ad altri un «bravo Angelino”, la più sentita in tutto il pomeriggio agli Studios.

In platea si scorge la folta delegazione parlamentare siciliana. Addirittura un cartellone ricorda che l’onorevole Vincenzo Vinciullo fa il tifo per “Angelino”. Pino Firrarello, a pochi metri dal palco, ascolta con attenzione il discorso dell’agrigentino, poi si alza, e si precipita ad abbracciarlo. Antonio D’Alì, vicino a Renato Schifani, e relatore in commissione Bilancio della legge di stabilità, accenna una certa stanchezza, ed in alcuni momenti chiude persino gli occhi.

Gli Angelino boys and girl sono davvero tanti. Per l’occasione si sono agghindati di tutto punto. Come si diceva un tempo, i ragazzi con l’abito della domenica: camicia, cravatta, ed abito di sartoria. Le ragazze con talleuir griffati, gioielli addosso, e borse di circostanza. Non poteva mancare per l’occasione Renato Schifani, neo nominato presidente del comitato promotore del “nuovo centrodestra”. Anche per lui: standing ovation. Schifani si riserva di dire che «il nuovo centrodestra è il partito della stabilità. Un partito che deve basarsi su tre L: lavoro, legalità, laboriosità».

Tuttavia l’attuale vice Premier e ministro dell’Interno tiene a precisare che il «nuovocentrodestra» non si collocherà mai e poi mai a sinistra. Anzi. «Noi ci differenziamo dalla sinistra in pensieri, parole, opere ed omissioni». E se qualcuno non l’avesse compreso «noi punteremo a vincere le elezioni nel 2015». Nell’attesa, anche «se siamo alla vigilia dell’Immacolata ci affidiamo alla Madonna». Basterà?

p.s. Una curiosità: Alfano pronuncia una sola volta il nome di Silvio Berlusconi.


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