"Stato e Regione ritardano | Comuni a rischio collasso" - Live Sicilia

“Stato e Regione ritardano | Comuni a rischio collasso”

Il sindaco di Biancavilla, Pippo Glorioso, scrive a Ministero, Regione, deputati e senatori: "Ci tagliano i fondi e quelli che ci hanno assegnato non arrivano. Le classi politiche regionali e nazionali si stanno dimostrando incapaci non solo di dare risposte ma anche di capire quali siano le reali ed effettive esigenze dei territori".

BIANCAVILLA. Il primo cittadino biancavillese, Pippo Glorioso, ha inviato una missiva al Ministero delle Finanze, alla Regione siciliana ed ai deputati e senatori del territorio. Il motivo? Il trasferimento solo parziale delle somme dovute da Stato e Regione e rischia di mettere seriamente in difficoltà le casse del Comune: una vicenda analoga a tanti altro municipi siciliani. Ecco il testo della lettera:

“Oggi il governo nazionale ha definito le spettanze per questo Comune quantificate in € 3.261.152,25 con una riduzione del 10% rispetto al 2012, del 34% rispetto al 2011, del 43% rispetto al 2010, del 41,5% rispetto al 2009 e del 42,5% rispetto al 2008. Ad oggi Io Stato ha provveduto al materiale trasferimento di € 2.174.465,26; il saldo (cioè l’importo di € 1.86.686,99) – che doveva pervenire entro lo scorso 30 novembre – non è stato ancora erogato. Al contrario con d.P .C.M. del 10 ottobre 2013U Governo ha deciso di trattenere € 755.108,09 dall’IMU che sarebbe dovuta spettare al Comune, e ciò indipendentemente da quanto effettivamente i cittadini pagheranno. Inoltre, questo Governo continua a vantarsi di aver abolito l’IMU prima casa ma non si preoccupa di reintegrare il Comune del minore introito, ad oggi ancora non trasferito.

Per quanto riguarda la Regione Siciliana, solo lo scorso 19 novembre sono stati confermati per il corrente anno trasferimenti per € 1.750.825,37 dei quali, ad oggi, sono stati accreditati due acconti per appena € 276.193,86. Complessivamente questo Comune vanta crediti per trasferimenti da parte dello Stato e della Regione per €2.561.318,50. Questo fatto, unitamente alla grave situazione economico-finanziaria che attanaglia la comunità che rappresento, comporta una grave situazione di liquidità dell’Ente che, facendo leva solo sulla fiscalità propria, non è più in grado di onorare gli impegni assunti nei confronti dei prestatori di beni e servìzi, degli appaltatori in genere, dei lavoratori dipendenti e – cosa ancor più grave – di tutta quella parte della popolazione che, con un contegno che travalica le gravissime e diffuse situazioni di povertà, attende tangibili gesti di attenzione. L’amministrazione che rappresento, che pur è riuscita ad onorare nel passato gli impegni presi, ha utilizzato tutti gli strumenti a disposizione per reperire le risorse necessarie ad assicurare il funzionamento dell’Ente ma è costretta a denunciare un evidente abbandono e un grave disinteresse da parte dello Stato e della Regione che, al contrario, non sembrano voler onorare i loro impegni.

Quanto accade oggi sarà, nell’immediato futuro, causa di sconvolgimenti sociali che non possono e non debbono essere addebitati a chi, come il sottoscritto, ha onorato la carica ricoperta tentando di amministrare con serietà ed oculatezza nel solo ed esclusivo interesse della collettività. E la mia appartenenza politica non deve e non può vincolarmi dall’esprimere un giudizio assolutamente negativo nei confronti della classe politica regionale e nazionale che, purtroppo, si sta dimostrando incapace non solo di dare risposte ma, evidentemente, anche di capire quali siano le reali ed effettive esigenze dei territori.

La mia non vuole essere una richiesta di interventi straordinari ma, semplicemente, l’invito accorato nei confronti di Stato e Regione a mantenere quegli impegni che, qualora dovessero ulteriormente essere rinviati, comporterebbero un definitivo freno a questo ed a tanti altri territori ed un progressivo depauperamento dei rapporti economico-sociali”.


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