D'Alia e Ardizzone: "Disagi |anche con la revoca" - Live Sicilia

D’Alia e Ardizzone: “Disagi |anche con la revoca”

Il ministro Gianpiero D'Alia

Il ministro per la Pubblica amministrazione e il presidente dell'Ars protestano. "Migliaia di viaggiatori in tutta Italia sono vittime di una gestione emergenziale da parte dell'Enac assolutamente inefficiente e inefficace"

Lo sciopero in aeroporto
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PALERMO – “Mi chiedo quale mente sopraffina abbia autorizzato lo sciopero dei controllori di volo all’ aeroporto di Palermo in concomitanza con le chiusure degli scali di Catania e Comiso dovute all’attività vulcanica dell’Etna. Una scelta di incredibile irresponsabilità sulla quale non mancheremo di chiedere chiarimenti e approfondimenti”. Così in una nota il ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D’Alia. “La revoca dello sciopero – aggiunge D’Alia – non migliora di molto questo lunedì siciliano di caos e disservizi, con passeggeri a terra, disagi per chi lavora e gravi danni alle attività economiche, senza contare quelli sull’immagine della Regione. In Italia esiste una Commissione di garanzia per l’applicazione della legge sugli scioperi: è il momento che batta un colpo, altrimenti per quanto ci riguarda può chiudere anche domattina”.

“E’ semplicemente vergognoso avere consentito lo sciopero ai controllori di volo dell’aeroporto di Palermo – afferma il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone -, in contemporanea alla chiusura degli scali di Catania e Comiso, a causa dell’eruzione dell’Etna. Migliaia di viaggiatori in tutta Italia sono vittime di una gestione emergenziale da parte dell’Enac assolutamente inefficiente e inefficace. E’ giusto che i responsabili di questo caotico disservizio paghino in prima persona i danni causati”.

“La revoca dello sciopero degli assistenti di volo a Punta Raisi – aggiunge Ardizzone -, annunciata solo stamattina, nonostante gli aeroporti di Catania e Comiso siano chiusi dalle 18 di ieri – aggiunge – oltre a essere tardiva e inutile, rappresenta una beffa per tutti quei viaggiatori in partenza per la Sicilia che sono ancora bloccati nei vari scali italiani, senza sapere se e quando potranno imbarcarsi”.


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