Volantini anti-"pizzo" sui parcheggi | "Per evitare minacce, anche 10 euro" - Live Sicilia

Volantini anti-“pizzo” sui parcheggi | “Per evitare minacce, anche 10 euro”

Contro le minacce e le intimidazioni degli abusivi arriva l'iniziativa del gruppo "Posteggiamo i posteggiatori", che ha dato il via ad un singolare volantinaggio contro il fenomeno dilagante in città.

PALERMO – “Per lasciare l’auto in sosta e non temere ritorsioni si pagano fino a dieci euro”. E’ una delle frasi che fanno parte della campagna di sensibilizzazione di un gruppo di ragazzi che su Facebook ha creato un gruppo che conta già oltre diecimila iscritti. “Posteggiamo i posteggiatori”, accoglie le segnalazioni degli utenti e le proteste di tutti coloro che si trovano a tu per tu con un parcheggiatore abusivo ogni volta che posteggiano la propria auto.

E così, chi vuole, può mandare una mail agli amministratori del gruppo ed impegnarsi per un volantinaggio “anti-parcheggio”. Tra i volantini, anche “Un posteggiatore abusivo guadagna mediamente da 1800 euro a tremila euro al mese, rigorosamente esentasse”. Già, conti alla mano, con le centinaia di automobilisti che “cedono” all’obolo, i numeri sono da capogiro. E si gonfiano con il bilancio annuale.

Un altro dei messaggi del gruppo dice infatti che “i posteggiatori abusivi incassano otto milioni di euro all’anno estorti agli automobilisti”. Non trascurando alcuna zona, “Il posteggiatore estorce denaro anche davanti agli ospedali e ai cimiteri”. Insomma, una passaparola volto a sensibilizzare i palermitani, spesso protagonisti di spiacevoli episodi al confine con la violenza o addirittura sfociati nel sangue.

A partire dalla coltellata sferrata al portiere di un ufficio della Regione in piazza Sturzo tre mesi fa. Quel giorno finì in manette un 48enne del Borgo Vecchio che, andato su tutte le furie per i soldi di un posto auto “andati in fumo”, colpì il portiere del palazzo della Programmazione, la cui entrata si trova sotto i portici, a due passi dall’area in cui l’abusivo chiedeva agli automobilisti un’offerta. La vittima fece entrare due dipendenti nel posteggio privato e il posteggiatore lo aggredì, mandandolo all’ospedale. Ma negli ultimi mesi gli episodi che hanno visto protagonisti automobilisti poco propensi a pagare, sono stati numerosi.

La “libera offerta”, infatti, diventa spesso obbligatoria e si trasforma in minacce, intimidazioni e pedinamenti all’automobilista che si rifiuta di dare l’euro al posteggiatore. Come è successo ad una donna qualche settimana fa, seguita per le strade vicine alla via Quattro Novembre. Dopo essere uscita dalla sua auto è stata fermata da un parcheggiatore di 56 anni, che le ha chiesto un euro. Al rifiuto della donna l’ha seguita a lungo, fino a quando la vittima non ha chiamato la polizia per denunciarlo. All’arrivo degli agenti l’uomo si è scagliato contro di loro ed è così finito in manette.

Pochi giorni dopo, un altro abusivo è stato arrestato, stavolta in piazza Florio, dove un ghanese 25enne, aveva poco prima minacciato un gruppo di ragazzi che avevano parcheggiato nella zona. Il gruppo “Posteggiamo i posteggiatori” si era già presentato ai palermitani ad ottobre, con un’assemblea pubblica alla Cala. Uno spazio aperto in cui esprimere pareri e proporre idee, per affrontare il tema del “pizzo”del parcheggio che, nonostante le continue segnalazioni e l’intervento in prima persona del sindaco Orlando che lo scorso luglio ha inviato alla procura un elenco di posteggiatori abusivi scovati dai vigili, continua ad alimentare i propri numeri.

Quel giorno, però, a pochi metri dal comizio erano presenti i posteggiatori abusivi, con tanto di cappello e fischietto, che continuavano a svolgere indisturbati il proprio ‘lavoro’ in prossimità delle strisce bianche tracciate da Porta Felice a via Lincoln, volute con forza dall’amministrazione comunale per aumentare i posti auto a disposizione dei residenti e agevolare chi volesse sfruttare le isole pedonali della domenica in centro.

“La nostra iniziativa ha un solo grande nemico, ovvero la mentalità dei palermitani – ha detto Marcello Fazio, uno degli amministratori del gruppo su Facebook -. La verità è che non hanno capito che per circolare sul loro suolo pubblico, sulle loro strade, pagano mediamente un pizzo che oscilla tra gli uno e i cinque euro. Vogliamo sgretolare questa percezione e far capire che il racket del parcheggio è uguale a quello che vige sulle attività commerciali, al di là del lavoro della magistratura sulle possibili connivenze con la criminalità organizzata”.


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