Catania, parte il coordinamento |dei siti Unesco di Sicilia - Live Sicilia

Catania, parte il coordinamento |dei siti Unesco di Sicilia

Stamani il primo incontro ufficiale per mettere in rete i sei siti Unesco dell'isola, valorizzandoli e "mettendoli a reddito". La prossima riunione è prevista per il 25 gennaio.

l'incontro al Castello Ursino
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CATANIA – Fare rete tra i siti considerati dall’Unesco patrimonio dell’umanità per rilanciare il territorio della Sicilia orientale a livello turistico e culturale. Questo lo scopo dell’incontro di stamattina al Castello Ursino, promosso dall’amministrazione comunale che ha raccolto l’idea del direttore Generale della Fondazione Patrimonio Unesco della Sicilia Aurelio Angelini, di mettere in rete i sei siti Unesco dell’isola, valorizzandoli e “mettendoli a reddito”. La prossima riunione “formale” è prevista per il 25 gennaio. “Attraverso la partecipazione dei primi cittadini, i principali custodi di questo immenso patrimonio – ha spiegato Angelini – coinvolgendo i soggetti che operano nella cultura e nel turismo, si possono valorizzare le eccellenze siciliane, in termini di beni ambientali e paesaggistici, oltre che culturali”.

Sei in totale i siti incoronati patrimonio dell’Umanità: oltre l’Etna, l’ultimo promosso dall’Unesco, il Distretto del Sud Est, di cui fa parte Catania, le isole Eolie, la Valle dei Templi di Agrigento, Siracusa – Pantalica e Piazza Armerina. “In questi anni – continua Angelini – sono mancate politiche serie di valorizzazione e promozione, per cui serve costituire una rete che parta, prima di tutto, dalla consapevolezza di quello che possediamo”.

Scopo dell’iniziativa, dunque, fare in modo che siano i beni presenti sull’isola a costituire la principale fonte di ricchezza.  “L’idea – spiega il primo cittadino – è quella di proporre un network che progetti un futuro sostenibile per i siti iscritti al Patrimonio dell’Umanità riconosciuti dall’Unesco con strategie comuni che possano promuovere, valorizzare e rendere disponibile nel modo più idoneo il patrimonio culturale, naturale, ambientale e architettonico di cui la Sicilia dispone”. Partendo da un cambio di mentalità, come evidenziato dall’assessore comunale ai Saperi, Orazio Licandro. “Quello che occorre   – afferma – è ragionare in un modo diverso, facendo sistema. Per questo – conclude – abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di Angelini”.

 

 


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