Ladri di panettone (dei poveri) - Live Sicilia

Ladri di panettone (dei poveri)

Un furto in piena regola all'elementare Garzilli ha destato indignazione tra docenti, genitori e piccoli allievi. A costituire il 'grasso' bottino un panettone comprato per i bambini indigenti, un pacco di pavesini e qualche colore.

PALERMO – Sono entrati nelle classi dei bimbi, hanno rovistato tra gli armadi, frugato tra i cassetti, passato al setaccio ogni angolo per portare via, infine, un panettone destinato ai bambini indigenti, un pacco di pavesini e qualche colore. E’ quanto successo alla scuola Garzilli di via Isonzo dove i furti sono di casa. “E’ la sesta volta che succede – racconta Angela Mineo, dirigente dell’istituto -. Entrano di soppiatto, cercano, esplorano e per cosa alla fine? Fa male il fatto che ad essere violato, ancora una volta, è il mondo dei più piccoli”.

I ladri dunque colpiscono ancora in città ma questa volta, a ridosso delle festività natalizie, ad essere sottratto è stato un ‘grasso’ bottino di pasta morbida e uvetta e del materiale didattico da poche decine di euro. Una vicenda che ha lasciato con l’amaro in bocca docenti e piccoli dell’istituto che si erano prodigati per raccogliere la somma da destinare all’acquisto del ‘dolce di Natale’ per eccellenza. “Caro Babbo Natale – si scaglia uno dei genitori che ha segnalato la vicenda a Livesicilia – quest’anno permettimi di guardare in faccia chi ha compiuto questo gesto, vorrei soltanto domandargli che gusto possa avere un dolce rubato a dei bambini”.

Eppure a Natale si dovrebbe essere più buoni, recita un noto detto. E infatti i bambini del Garzilli, accogliendo la proposta degli insegnanti, nei giorni scorsi si erano attivati ed erano arrivati in classe con gli occhi pieni di gioia, stringendo tra le mani una moneta da cinquanta centesimi o, al massimo, di un euro. L’obiettivo dei piccoli era semplice: donare un sorriso ai bimbi meno fortunati. “Erano così felici – prosegue la Mineo -, la luce nei loro occhi era difficile da contenere. La beneficenza è importante e noi, in qualità di corpo docente, cerchiamo di trasmettere i giusti valori giorno dopo giorno”

Un piccolo grande gesto che, però, è stato vanificato. “Mi auguro – conclude – che questi colori vadano a qualche bambino che vorrebbe disegnare il mondo e non può farlo e che il panettone serva a sfamare qualcuno che non può permettersi un tozzo di pane. Non posso pensare che si rubi un dolce a dei bambini solo per gusto. Mi piace sognare un epilogo diverso”.

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